Il Museo Diocesano si espande alla chiesa del Soccorso e a Montenero
Previsti spazi espositivi di arte moderna in piazza della Vittoria e un settore dedicato a preziosi ed ex voto a Montenero. Il Beato Angelico verrà ricollocato in una posizione meglio visibile
Il Vescovo di Livorno, Monsignor Simone Giusti, lo definisce “Museo Diocesano diffuso”: “Invece di concentrare tutte le opere in un luogo solo – ci spiega a margine dell’incontro in Fondazione Livorno – le dividiamo in posti rappresentativi della storia e della Fede di Livorno, in modo anche da creare un itinerario per i turisti”.
Il progetto del Vescovo prevede l’utilizzo in particolar modo di due chiese, oltre al Museo Diocesano di via del Seminario.
Santa Maria sel Soccorso, la chiesa più grande di Livorno, costruita come ex voto dopo l’epidemia di Colera del 1835, ospiterà una serie di opere d’arte moderna: “Le chiese sono organismi viventi e dialogare con l’arte contemporanea”. Alcune opere saranno prestate dalla Fondazione Livorno, mentre altre verranno spostate dall’attuale collocazione della sala Fagioli in Vescovado.
Si va verso una decisa valorizzazione del patrimonio culturale del Santuario di Montenero. Monsignor Giusti ha spiegato a LivornoPress che intende dedicare degli spazi appositi agli ex voto e alle donazioni (talvolta preziosi) che nei secoli sono stati donati dai fedeli. Si sta valutando la costruzione di teche blindate per gli oggetti di maggior valore.
Novità anche in Duomo (che si spera stia aperto un po’ più spesso rispetto a quanto accade ora, ndr): non appena arriveranno le autorizzazioni richieste alla Sovintendenza, il “Cristo coronato di spine” attribuito al Beato Angelico dovrebbe essere posizionato in una posizione più visibile, insieme alla posa di qualche attrezzatura informativa per turisti e vistatori.
Monsignor Giusti era tra gli ospiti della Fondazione Livorno e ha presentato alcuni delle opere di restauro del patrimonio della Chiesa restaurate anche grazie alla Fondazione. Quest’ultima ha contribuito con 50mila euro, cifra che negli anni precedenti ammontava al doppio.
I lavori finanziati nell’ambito di “Livorno città d’arte” sono stati eseguiti a Santa Caterina, San Ferdinando, S.M del Soccorso. Le varie opere hanno consentito il restauro di coperture, fondamenta e mantenimento di affreschi. La lanterna di Santa Caterina ora è stata restaurata ed è agibile: presto sarà possibile tornare a visitarla.