Cronaca 14 Luglio 2018

Nasce la lista “Per Livorno”

Livorno – Si chiama “Per Livorno”, è una lista civica e mette “al centro competenze, merito e progettualità concrete. Ideologie e logiche di partito non sono invece richieste, perché l’obiettivo è dare una risposta ai problemi di Livorno e darle una visione di sviluppo d’insieme”.

Barbara  La Comba, Ketty Bruno, Iuri Lonzi, Mirco Marraccini, Gianfranco Morelli e Claudio Rigolo hanno presentato ufficialmente questo nuovo progetto: una lista, ma anche una piattaforma progettuale “aperta a tutti coloro che non si rivedono nei partiti” e “neppure nelle liste o associazioni che poi vanno a supporto di partiti e ai loro candidati” (ogni riferimento ad associazioni costituite in questi giorni è ovviamente casuale..).

Barbara La Comba l’ha presentata come “Una lista civica cittadina senza bandiera. Ci sono persone di diverse provenienze ma che hanno dato un contributo enorme. Sarà una piattaforma progettuale nella quale si cercherà di dare una risposta ai problemi di livorno. I partiti sono ancora legati alle ideologie e non hanno portato risultati. Questo è un modo per costringere la politica a concentrarsi sui problemi e se la politica non risponderà non escludiamo di partecipare alle amministrative”. “Ci apriremo a chi vorrà portare un contributo e a chi vorrà operativamente aiutare livorno. Nella politica devono governare i migliori, non quelli che non trovano lavoro o solo perché sono portatori di ideologie”. “Serve un piano Marshall per livorno. Nel programma ci sono indicate le prime proposte per lo sviluppo economico”.

Mirco Marraccini ha fatto un quadro della situazione in porto: “Nel ramo del turismo nessuno dice che girano ogni giorno milioni di euro che non rimangono a Livorno. PIù di una amministrazione ci ha chiesto piani turistici, ma nessuna poi li ha attuati. Non si può fare turismo con assessori che vengono da fuori e non conoscono le realtà cittadine. Il turismo non è solo crociere, ma è anche un milione e mezzo di persone che usano i traghetti. La metà dei porti che fanno grandi numeri ha la metà delle cose che ha Livorno. Non è vero che non ci sono margini. È l’unica industria che ha triplicato il fatturato”.

Claudio Rigolo ha portato la testimonianza della disabilità,  e di come bisogna cambiare approccio per consentire a chi si ritrova in questa condizione di poter vivere, spostarsi e far sport come gli altri.

A settembre verrà organizzata una cena sociale per la raccolta fondi.

Alleanze in arrivo? “Ci siamo incontrati con la lista civica di Collesalvetti. Era naturale aprire un dialogo coi vicini che hanno i terreni industriali. Lo faremo anche con Rosignano, porta a sud della provincia”.

Alcune delle idee da sviluppare: Un collegamento diretto tra l’aeroporto e la città, il ripristino del trenino per Tirrenia, il nuovo ospedale in area Pirelli. E infine due riflessioni critiche:  “Livorno ha rinunciato a partecipare a un bando Piuss da 16 milioni per il mancato coordinamento obbligatorio col Comune di Collesalvetti”. “Abbiamo due sindaci: il secondo è il presidente dell’Autorità di Sistema, ma sono due mandati che non c’è uno di Livorno. La città viaggia indipentemente dal porto ed è una anomalia da sanare“.