Natale alle De Amicis, una installazione per raccolta cibo per i senza fissa dimora
Livorno 11 dicembre 2023 – Natale alle De Amicis, una installazione per raccolta cibo per i senza fissa dimora
In occasione del Natale l’Istituto comprensivo “De Amicis”, sede di via San Gaetano, ha organizzato una raccolta di generi alimentari da destinare alla Parrocchia della Beata Seton e alla Comunità di S. Egidio, per le loro attività dedicate ai senza fissa dimora e ai poveri in generale.
Prima della raccolta, gli alunni della scuola hanno realizzato una installazione dedicata ai clochard accanto alla quale è stato posizionato un carrello della spesa vuoto, che verrà riempito nei prossimi giorni con generi alimentari portati dai ragazzi e dai docenti.
L’installazione rimarrà visibile fino al Natale, ed è costituita dalla sagoma di un uomo steso su un cartone e circondato da scatolette vuote e bottiglie di plastica.
I ragazzi hanno anche voluto dare un nome a questo clochard che idealmente rappresenta tutti coloro che vivono per strada. Lo hanno chiamato Giovanni e ne hanno scritto la storia.
“Mi chiamo Giovanni, ma nessuno mi chiama più per nome da tanto tempo. Ho 48 anni e questa è la storia di come sono finito per strada…
All’età di 42 anni ero un uomo d’affari con una moglie, di nome Barbara e due figli.
Iniziai a spendere sempre più soldi per i bambini, visto che mia moglie era incinta e per l’affitto visto che era aumentato, in più l’azienda stava fallendo.
Quando Barbara vide che stavamo andando in bancarotta si infuriò e fui costretto a dirle la verità sull’azienda.
Dopo ciò, Barbara mi ignorò completamente e siccome la situazione andò sempre peggio, chiese il divorzio e la custodia dei bambini.
Spesi tutti i miei soldi per il divorzio e non riuscii ad ottenere la custodia dei miei figli, non potendo pagare le bollette e l’affitto finii per strada e andai in depressione.
Ora che sono in strada da 6 anni e la mia routine è questa:
mi sveglio, se sono fortunato su una panchina, sennò all’angolo di una strada; subito dopo cerco delle fontanelle per lavarmi e bere.
Di mattina chiedo l’elemosina, mentre a mezzogiorno vado a mangiare alla mensa della Caritas. Dopo pranzo cerco di fare dei lavoretti, anche se non sempre vengo accettato.
Alla fine della giornata cerco un posto per dormire e la mattina seguente ricomincia tutto”.