Natura Urbana 31 Gennaio 2025

Natura Urbana, i merli

Livorno 31 gennaio 202 Natura Urbana, i merli

Rubrica Natura Urbana a cura di Marco Grassi (fotografo naturalista – socio Lipu)

Nei cosiddetti “giorni della Merla”, questo mese parliamo dei simpaticissimi Merli (Turdus merula)
Passeriformi della famiglia dei Turdidi, di taglia media e sagoma slanciata, e’ ormai frequente poterli osservare in ambiente urbano, piu’ spesso il maschio, che si fa notare collocandosi in alto e cantando a lungo con toni prolungati e melodici, fino a definire questo canto come uno tra i piu’ belli in natura, emesso, tra i vari versi che puo’ fare, per definire il proprio territorio e, nei casi di esemplari single, corteggiare la femmina.
Infatti la specie si caratterizza per essere monogama, una coppia che si lega per la durata della loro vita. La femmina, piu’ schiva, si fa notare meno, ma nel periodo riproduttivo, che va da Aprile a Luglio, e’ tipico vederli insieme a cercare il cibo per loro e per i nuovi nati.

Dotati di un accentuato dimorfismo sessuale, il maschio adulto mostra una livrea totalmente nera e brillante, con becco e corona intorno agli occhi di color arancio, e arriva fino a 25 cm dal capo alla coda, la femmina invece e’ lunga fino a 22 cm, di colore bruno e con la gola striata, il becco bruno e la corona arancio agli occhi. Entrambi anno iride, zampe e piedi marrone scuro.

Natura Urbana, i merli

Merlo maschio

Natura Urbana, i merli

Merla

I nuovi nati, invece, portano il primo piumaggio di una leggera striatura, con toni simili alla femmina.
Capita a volte di incontrare, nei maschi, forme di leucismo sulle penne delle ali, in questo caso bianche, fino ad arrivare a un vero e proprio albinismo, con livrea quindi totalmente bianca.

Nuovi mati

I Merli sono onnivori, la loro dieta a base di lombrichi e invertebrati si concentra nel periodo riproduttivo, durante l’inverno invece si nutrono di bacche e frutta, olive e germogli.

E proprio nella stagione della riproduzione, i nuovi nati escono dai nidi (costruiti dentro fitti arbusti a bassa altezza per favorire l’uscita), e, seguendo gli insegnamenti dei genitori, apprendono i sistemi per procacciare il cibo, imparano quali sono i pericoli, individuano i predatori, e tutto sotto l’attenta guida degli adulti.

I piccoli, infatti, una volta usciti dal nido non ne fanno piu’ ritorno, e rimangono cosi’ esposti, tanto che spesso ci sono persone che li raccolgono da terra pensando di aver trovato esemplari abbandonati; Niente di piu’ sbagliato, i loro genitori sono sempre nei paraggi, per cui l’invito e’ di NON raccogliere mai piccoli Merli, per nessuna ragione che non sia un imminente e verificato pericolo!!!

Ai primi di Agosto, a riproduzione ultimata, entrano in una fase di muta del piumaggio, e per il periodo che gli occorre si isolano all’interno degli arbusti, o in cima agli alberi, sentendosi insicuri con una livrea da completare, che, per tutti i volatili, e’ l’elemento indispensabile al volo.

Come dicevamo, i Merli vivono un po’ ovunque ormai, anche se i loro habitat sarebbero i boschi, e nelle caratteristiche della specie ci sarebbe anche una migrazione invernale, ma alle nostre latitudini sono divenuti stanziali, portando, con il loro bellissimo canto, dei momenti di pace dentro alle rumorose citta’.
Non e’ specie a rischio estinzione, e si caratterizza per essere specie significativa nell’ecosistema, regolando le popolazioni di invertebrati ed insetti (che cacciano scavando col becco al suolo), spesso dannosi per l’agricoltura.
Si pensa, infine, che la specie, piu’ amante del freddo che delle calde temperature, possa disperdersi verso il Nord Europa, a causa dei cambiamenti climatici in atto.
E sarebbe un peccato perdere questi stupendi animali, non credete?

testo e fotografie di:
Marco Grassi
fotografo naturalista
socio e volontario Lipu

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