Cronaca 2 Luglio 2020

Nicola Ceravolo lascia la presidenza di ASA

Nicola Ceravolo ASALivorno 2 luglio 2020 – Ceravolo saluta e lascia la Presidenza di ASA
Un saluto alle autorità, a tutti i portatori di interesse ed ai colleghi con i quali ho avuto il piacere di lavorare durante il mio mandato.

Lascio la Presidenza della più importante partecipata della nostra Provincia.

Il territorio gestito da ASA è ampio: dalla Val di Cecina, fino alla Val di Cornia comprenendo le isole dell’Arcipelago Toscano tra cui l’Elba.

Durante il mio mandato siamo riusciti a varare un nuovo piano industriale che in 13 anni prevede 240 milioni di investimenti.

Questo anche grazie alla riduzione del tasso di interesse bancario che è passato dal 7% al 2%.

Sono state assunte 70 persone tramite selezione pubblica. Abbiamo vinto
progetti europei come Life ed Horizon 2020 per implementare buone pratiche di economia circolare e tutela ambientale.

E’ stato accellerato il pagamento dei canoni concessori verso i Comuni ed abbiamo calmierato gli aumenti tariffari

Da una media storica di oltre il 6%, siamo scesi al 3%.

Sul piano politico siamo riusciti a non svendere l’azienda al privato che voleva consolidarla e portarsi al 51% del capitale azionario.

Rimangono ancora tante le sfide da vincere al fine di migliorare la qualità del servizio soprattuto in alcune zone più periferiche.

Ho interpretato il ruolo con imparzialità e senza bandiera politca onorando l’istituzione.

Dispiace lasciare un anno prima della naturale scadenza del mandato a causa delle dimissioni dell’amministratore di nomina privata e non vedere compiuti alcuni progetti a cui tenevo:

dalle fontane di alta qualità nelle scuole alla costituzione della business unit per produrre
energia elettrica da fonti rinnovabili.

Ma come ogni dispiacere va vissuto e preso con la giusta filosofia.

Saluto tutti con serenità lasciando una grande realtà, con ancora potenziale di crescita,
consapevole che gli amministratori sono sempre di passaggio.

Ringazio della grande collaborazione e della fiducia di cui ho goduto sia all’interno dell’azienda che nei Comuni Soci, senza la quale sarebbe stato impossibile realizzare molti dei progetti protati a termine.

Saluto condividendo un’affissione storica che mi ha accolto nell’ufficio.

Un manifesto del primo dopo guerra che loda la municipalizzazione del servizio a seguito della sua privatizzazione.

Nel nostro paese troppo spesso abbiamo abdicato ad una gestione efficiente dei beni comuni, portando aprivatizzazioni di servizi monopolistici che nemmeno i paesi più liberali hanno perseverato.

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