Nogarin parla in Consiglio Comunale
Come gia anticipato sulla sua pagina Facebook (cosa non gradita ad alcuni consiglieri), il sindaco di Livorno Filippo Nogarin ha annunciato ufficialmente in apertura del Consiglio Comunale di ieri pomeriggio di essere indagato per “Concorso in omicidio colposo” per le morti legate all’alluvione del settembre scorso. Nell’interrogatorio davanti al procuratore Ettore Squillace Greco e ai Pm titolari dell’inchiesta sull’alluvione di Livorno, spiega il sindaco “ho risposto a tutte le domande e sono pronto a tornare in ogni momento davanti agli inquirenti per chiarire ulteriori dubbi”.
“La notizia di questa indagine a mio carico non arriva come un fulmine al ciel sereno; io in quanto sindaco sono il responsabile della Protezione Civile comunale, rispondo e risponderò del funzionamento della macchina dei soccorsi nelle ore del disastro e in quelle immediatamente precedenti. Ed è giusto che davanti alla morte di 8 persone gli inquirenti indaghino a 360 gradi e cerchino di accertare le eventuali responsabilità di ciascuno. L’inchiesta è coperta da segreto istruttorio, quindi non mi è possibile fornirvi alcuna informazione dettagliata sui contenuti dell’interrogatorio e sulle contestazioni che mi vengono mosse. Quello che posso dirvi è che non passa giorno senza che io mi metta a pensare e ripensare a cosa sarebbe successo se avessi preso decisioni diverse nel corso della giornata del 9 settembre, nelle ore in cui veniva allestita la macchina per affrontare la fase dell’allerta meteo”.
“Tra qualche tempo arriverà il momento di aprire una riflessione, a livello di Anci ad esempio, sul grado di responsabilità che viene attribuita ai sindaci in caso di eventi calamitosi di questa portata e di questo impatto; arriverà anche il momento di ragionare sui sistemi di allerte e le procedure per rispondere alle emergenze; però per quanto mi riguarda questo è il momento per lavorare ancora con maggiore determinazione, procedendo sulla strada della ricostruzione e e della messa in sicurezza del nostro territorio. I cantieri aperti in città e lungo il corso dei fiumi sono tanti. Gli interventi che si sarebbero dovuti fare 10 anni fa sono in fase di realizzazione e tutti gli sforzi, anche economici, di questa Amministrazione sono volti ad aiutare nella maniera migliore coloro che si sono trovati a confrontarsi con enormi cambiamenti della loro vita dopo l’alluvione del 10 settembre. Io ho un lavoro da portare a termine: per questo per questo continuerò a svolgere il mio ruolo con il massimo impegno e la dedizione di sempre. Rimane salda, anzi sempre più salda la mia fiducia nella Magistratura, che al termine dell’indagine ci consegnerà la verità sulle cause che hanno determinato un tragedia di questa portata”.