Porto, Nogarin annuncia nuovi ricorsi al TAR
Il sindaco sottolinea che gli atti che verranno assunti dal Comitato di Gestione, convocato in composizione provvisoria, “saranno tutti illegittimi”.
Il prossimo 4 settembre si costituirà per la prima volta il Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema. Il sindaco di Livorno, o meglio l’ingegner Filippo Nogarin, non ci sarà e neppure un suo rappresentante delegato. Ma, a ben leggere le dichiarazioni di Nogarin, lunedì prossimo un “nuovo” membro per conto del Comune di Livorno, almeno in senso lato, ci sarà: Il TAR, e voterà sempre NO. Il sindaco ha infatti detto chiaramente che ogni atto che verrà preso dal Comitato in sua assenza, verrà impugnato davanti al giudice amministrativo. E il primo e più importante atto ad essere impugnato sarà proprio la nomina del Segretario Generale.
Questo il testo reso noto dal sindaco:
“Al presidente dell’Autorità portuale, Stefano Corsini, non interessa nulla di Livorno né dei suoi cittadini. E non gli interessa nulla nemmeno del nostro porto, visto che ha deciso di convocare per il 4 settembre prossimo la prima seduta del comitato di gestione, pur sapendo che tutti gli atti che verranno approvati in quell’occasione saranno illegittimi.
Questo perché il Comune non avrà a quel tavolo un proprio rappresentante visto che, come sapete, nei mesi scorsi Corsini ha rigettato, caso praticamente unico in Italia, la mia nomina come rappresentante degli interessi dei cittadini livornesi nel Comitato di gestione appunto. Una decisione contro cui abbiamo fatto ricorso e che ogni giorno si dimostra sempre più incomprensibile, visto che con il passare del tempo si moltiplicano i sindaci che si sono auto nominati in quel ruolo.
La verità è un’altra. Livorno è il teatro di una battaglia politica durissima tra chi vuole congelare e conservare il proprio potere e chi invece vuole rendere finalmente trasparente la gestione del porto con tutto ciò che ne consegue. Aprire le porte dell’Autorità di sistema ai cittadini, evidentemente, non piace a qualcuno che è disposto a forzare ogni regolamento per difendere il proprio potere.
E’ contro questo sistema che noi continueremo a combattere e lo faremo nell’unico modo possibile, in in punta di diritto, davanti a un giudice“.