“Non chiederemo più la tassa di soggiorno ai nostri clienti”, la protesta, gli albergatori Confcommercio
La protesta degli Albergatori Confcommercio.
“Non chiederemo più la tassa di soggiorno ai nostri clienti”
Gli Albergatori Confcommercio, in seguito al silenzio di mesi da parte del Comune rispetto alle loro richieste di incontro sull’impossibilità di applicare le nuove tariffe, si dicono pronti a contravvenire alla riscossione e al versamento dell’imposta da aprile 2021.
Federico Pieragnoli, direttore provinciale Confcommercio, spiega le ragioni della protesta annunciata dagli albergatori dell’associazione:
“Già Livorno un mese fa gli imprenditori delle strutture ricettive avevano provato a farsi sentire dall’amministrazione comunale di Livorno, con una conferenza stampa che illustrava, numeri alla mano, la condizione disperata del territorio, con un 2020 disastroso in termini di presenze e fatturato, e un 2021 che è partito malissimo e non accenna a migliorare”.
“I nostri pochi clienti – spiega il presidente Albergatori Confcommercio Gianni Vignoli sono clienti business, che vengono a Livorno per lavoro e si indispettiscono, con la pandemia e la crisi, quando devono versare, come se niente fosse, una tassa che già ritenevano già odiosa.
Avevamo chiesto di sospenderla almeno fino ad aprile, in attesa di una sperata ripartenza, ma il Comune non ha mai risposto.
Per questo motivo da aprile 2021 non riscuoteremo la tassa dai nostri clienti e non la verseremo”.
Renzo Guddemi dell’Hotel Universal ha dichiarato:
“Dopo Firenze Livorno è la seconda tra le città più care per la tassa di soggiorno.
Saremmo felici se Livorno diventasse a breve una grande meta turistica, ma per il momento l’occupazione degli hotel è al 14,9% per le camere, e all’8,3% dei posti letto; le prenotazioni per la prossima stagione sono inesistenti, per cui la tassa di soggiorno non sarebbe utile nemmeno per le casse comunali. Speriamo vivamente che l’amministrazione riapra il dialogo interrotto con noi albergatori”.
Massimiliano Simone delle Suites Marilia Apartments conclude: “Il comune ha calcolato la previsione di entrata della tassa di soggiorno per il 2021 pari al doppio rispetto allo scorso anno.
E’ un calcolo che non sta né in cielo né in terra, che finge che la piaga del Covid non esista.
La stagione primaverile è ormai persa, fino a maggio certamente saremo nella stessa situazione che viviamo in questi giorni.
Il Comune non ha motivi di non ascoltarci”.