Non è mai troppo tardi per aprire un’attività in proprio: gli step da compiere
27 agosto 2025 Non è mai troppo tardi per aprire un’attività in proprio: gli step da compiere
Aprire un’attività in proprio oggi risulta molto più appetibile rispetto al passato, quando il sogno di ogni lavoratore era il posto fisso. Le cose sono cambiate e soprattutto i più giovani, più che al posto fisso, ambiscono a lanciare un progetto imprenditoriale tutto loro. A sorpresa anche le persone più adulte, che magari hanno un lavoro da dipendente e uno stipendio fisso, stanno valutando seriamente di mettersi in proprio. Questo succede per vari motivi: burnout, voglia di mettersi in gioco, ambizione a guadagnare di più, scarso riconoscimento da parte dell’azienda.
Tuttavia lanciarsi in un’attività propria, per quanto sia un’avventura entusiasmante ed eccitante, nasconde trappole e insidie. La prima problematica è di natura economica, poiché aprire una nuova azienda richiede inevitabilmente dei costi e degli investimenti importanti.
La prima cosa da fare è rivolgersi a professionisti del settore, che sappiano fare un’analisi approfondita di mercato, stilare un business plan o suggerire i migliori finanziamenti disponibili. A disposizione degli imprenditori c’è infatti la finanza agevolata, che propone prestiti a tassi agevolati e molto più vantaggiosi rispetto a quelli tradizionali. Per maggiori approfondimenti è sufficiente consultare il sito finanziamentimprese.it, dove richiedere la consulenza di esperti professionisti, in grado di accompagnare il cliente alla scelta della soluzione più indicata secondo le sue necessità.
Un altro aspetto da analizzare è il settore in cui si desidera aprire una nuova attività.
L’analisi di mercato aiuta a capire in quali settori è conveniente investire, e in quali invece è preferibile aspettare. La moda, per esempio, è un mercato in flessione, quindi per il momento è meglio attendere. Sarebbe invece preferibile puntare su settori di nicchia, dove il mercato è in espansione e non ancora saturo.
Un altro step da compiere è di natura mentale. Benché molte persone siano affascinate dall’idea di avviare un progetto imprenditoriale tutto loro, hanno ancora paura della precarietà. In realtà basta cambiare prospettiva, chiamandola flessibilità anziché precarietà. Molti imprenditori, che hanno lasciato il posto fisso di lavoro per dedicarsi interamente ad un loro progetto, non solo hanno iniziato a guadagnare di più, ma a sentirsi molto più appagati da un punto di vista professionale.
Inoltre avere una partita IVA significa dover lavorare e produrre per guadagnare, e questo rappresenta uno sprone. Chi è dipendente di un’azienda, lavora bene o lavora male, a fine mese percepisce comunque lo stesso stipendio, quindi non è motivato a fare di più o a fare meglio, a differenza di chi invece ha una partita IVA.
Infine un ultimo passo da compiere: non farsi prendere dall’ansia. All’inizio le spese sono tante e la paura di non farcela potrebbe prendere il sopravvento, soprattutto se il progetto non dovesse decollare subito. Come superare quest’ansia da prestazione? Oltre a circondarsi di un team di professionisti, conoscitori della materia e del settore, non bisogna arrendersi alle prime difficoltà e credere invece in se stessi e nelle proprie capacità autoimprenditoriali. La fiducia e l’autostima sono i pilastri fondamentali, importanti quasi quanto le risorse economiche, per realizzare un progetto imprenditoriale costruito da zero.