“Non è pacifismo esporre la bandiera di una sola parte e accusare l’altra di genocidio”. La Comunità Ebraica sui fatti del Goldoni
Livorno 29 aprile 2024 – “Non è pacifismo esporre la bandiera di una sola parte e accusare l’altra di genocidio”. La Comunità Ebraica sui fatti del Goldoni
Bandiera palestinese e striscione sul palco del teatro Goldoni, il comunicato della Comunità Ebraica di Livorno
“Non è pacifismo perorare il cessate il fuoco esponendo la bandiera di una sola parte e accusando l’altra, indicibilmente, di “genocidio” in spregio alla storia e alla verità.
Non è pacifismo ignorare la sorte degli Israeliani e degli altri rapiti da Hamas il 7 ottobre 2023, molti dei quali purtroppo assassinati.
E non è pacifismo voltarsi dall’altra parte o rifugiarsi in contorte e criptiche affermazioni, pur di non riconoscere gli stupri avvenuti e in atto sulle donne israeliane rapite; il commercio da parte di Palestinesi, quali macabri trofei, delle teste mozzate di vittime dell’aggressione di Hamas; i razzi, droni e missili che ad oggi, con la complicità di potenti alleati, piovono su Israele.
Vano è poi il tentativo di “giustificare” la farsa andata in scena sul palco del glorioso Teatro Goldoni rifacendosi a “precedenti” quali quelli del Teatro alla Scala di Milano o del San Carlo di Napoli: per quanto omissivi circa la necessità di liberare i civili israeliani rapiti, non recavano bandiere di parte e tanto meno farneticavano di “genocidio”. Improponibile è poi il rifarsi alla “bandiera della pace”: non è questo quanto esibito al Goldoni, ad onta del Teatro e della Città, dove il richiamo non è stato all’arcobaleno, simbolo biblico della pace ripreso da quella bandiera, bensì pregiudizio, mascherato da pacifismo, contro Israele.
Grazie a quanti hanno e stanno stigmatizzando quanto accaduto, e un pensiero solidale a coloro che, pubblico pagante, maestranze e cast artistico, si siano sentiti usati e strumentalizzati per una mera operazione di propaganda politica”.
Il Consiglio della Comunità Ebraica di Livorno