Nuovi cordoli “ecologici” in via Meucci separano i pedoni dalle bici
Livorno 1 giugno 2025 Nuovi cordoli “ecologici” in via Meucci separano i pedoni dalle bici
Una nuova frontiera dell’arredo urbano? Pare di sì. In via Meucci, Livorno, la separazione tra la pista ciclabile e il marciapiede non è più affidata ai consueti cordoli in cemento, ma… alla vegetazione spontanea.
Come mostra il video girato sul posto, tra la pista ciclabile e lo scalino del marciapiede è cresciuta per un tratto di circa dieci metri una barriera naturale fatta di erbacce alte e rigogliose. Non si tratta di un progetto botanico sperimentale né di una scelta urbanistica green: semplicemente, la zona sembra essere finita fuori dal radar degli interventi di manutenzione.
Il problema, però, non è soltanto estetico. Le erbacce restringono visibilmente la carreggiata riservata alle bici, costringendo i ciclisti a manovre improvvisate per evitare rami e fusti sporgenti. Ma l’insidia più grande è proprio sotto: la vegetazione nasconde il cordolo del marciapiede, rendendolo invisibile e pericoloso. Un ciclista distratto o un pedone che si sporge rischiano una caduta o una collisione.
“Almeno sono piante locali, a chilometro zero”, ironizza un passante, mentre un altro aggiunge: “Con un po’ di pazienza ci crescono anche i pomodori”. Il tono è leggero, ma il disagio è reale, soprattutto per chi la pista ciclabile la utilizza quotidianamente per spostarsi in sicurezza.
Forse servirebbe meno ironia e più decespugliatore. In attesa di interventi concreti da parte degli uffici competenti, via Meucci si candida a diventare la prima pista ciclabile “biodinamica” della città, dove pedoni, ciclisti e vegetazione convivono (malamente) nello stesso spazio.