Ambiente 2 Agosto 2021

Nuovo viale Petrarca, “Una corsia che non serve a niente, platani sacrificati inutilmente”

L'analisi della Lipu

QUEI PLATANI SACRIFICATI PER NIENTE

La Lipu traccia le valutazioni sul progetto del viale Petrarca

 

Livorno 2 agosto 2021

Ci troviamo lungo l’asse viario più trafficato della città – la via Aurelia – con un inevitabile carico di inquinamento e rumore. Destinato inesorabilmente ad aumentare.

Nel dicembre scorso la Lipu era intervenuta per tentare di bloccare il taglio dei platani lungo il viale Petrarca, abbattimento che poi è stato completamente effettuato. In tal modo sono state perse le funzioni – definite servizi ecosistemici – di quegli alberi maturi.

Un platano di grandi dimensioni assimila ogni anno 436 kg di anidride carbonica, mentre i nuovi alberi che sono stati piantati in sostituzione (ammesso e non concesso che riescano a sopravvivere), soltanto tra qualche decennio riusciranno a ripristinare i benefici andati perduti (un platano di nuovo impianto assorbe solo 5 kg di CO2 per anno, quindi c’è un differenziale negativo del 96%).

Ma c’è di peggio: i nuovi alberi sono stati messi ad appena 60 cm dal bordo stradale.

Quando cresceranno, riproporranno gli stessi problemi che venivano lamentati, vale a dire il sollevamento del marciapiede e dell’asfalto. Insomma, non si riesce proprio a far tesoro degli errori del passato, e si continua a non mettere “le piante giuste nel posto giusto”.

Ma quale è l’evidenza più paradossale che emerge dal progetto? Per cosa è stato spostato lo spartitraffico centrale (peraltro distruggendo una bellissima siepe di oleandro), che ha provocato la necessità di abbattere i platani?

Come si vede dalla foto, per creare una corsia che non serve a niente, né per il transito, né come parcheggio!

Vediamo nel dettaglio di “dare i voti” (scheda allegata): se si eccettua che non vi è stato un ulteriore consumo di suolo – fatto indubbiamente meritevole – le valutazioni sono alquanto deludenti.

Nella realizzazione del progetto non abbiamo visto niente di veramente innovativo dal punto di vista ecologico, nonostante le tecnologie oggigiorno disponibili.

Soltanto valanghe di cemento gettate nel terreno, anche dove non se ne ravvedeva questa necessità.

Speriamo che, nel futuro, altre realizzazioni del genere tengano maggiormente di conto le indicazioni della Lipu. Che peraltro sono analoghe a quelle espresse da leggi e atti ufficiali, a partire dal Decreto Ministeriale sui criteri ambientali minimi del verde (CAM), fino alla Strategia Europea della Biodiversità, orientata fortemente verso le “nature-based solutions”.

La “pagella” della Lipu sul progetto di viale Petrarca

 

ARGOMENTO VALUTAZIONI VOTO
Consumo di suolo Il progetto ha riqualificato un edificio dismesso già esistente, e non ha prodotto ulteriore urbanizzazione. ++
Protezione ambientale dei residenti Durante alcune fasi del cantiere sono state adottate misure per ridurre le polveri (getti di acqua). +
Applicazioni criteri progettazione ecologica Non appare seguito alcun criterio specifico.
Rispetto del verde esistente Abbattuti platani maturi ancora vitali, e siepe oleandro, che potevano essere mantenuti e valorizzati.
Impatto sul verde circostante Nuova asfaltatura in via Torino che non tiene conto della compattazione delle radici degli alberi.

Radici dei lecci in via degli Etruschi pesantemente danneggiate.

Nuove aree verdi

Realizzato sotto il sole cocente di luglio, il nuovo verde ha uno stile da “padiglione fieristico” considerando che è insediato su un palmo di terra artificiale e anonima (con ampio uso di ammendante non rinnovabile – torba), riportata sopra gettate di cemento armato e distese di pietrame compattato.
Compensazioni arboree Sono stati piantati nuovi platani in sostituzione di quelli abbattuti (ma in un contesto non adatto).

Inoltre sono stati piantati/trapiantati nuovi alberi nel parco di via Torino (di cui però diversi stanno già seccando).

Il numero delle nuove piante resta comunque non idoneo per una adeguata compensazione.

+/-
Ricadute sulla percezione dei residenti nella cultura del verde Alcuni abitanti si sentono giustificati di abbattere alberi in terreni privati, perché hanno visto che in questo progetto ciò è stato fatto.
Tutela, mitigazioni e gestione della fauna/avifauna Non siamo a conoscenza di misure particolari che sarebbero state implementate.

Alcune piante sono state messe davanti a vetrate riflettenti, situazione molto pericolosa per le collisioni degli uccelli.

Percepiamo altre criticità che si potranno manifestare nel futuro.

Pista ciclabile Bene per la pista ciclabile, però lungo il parco di via Torino si poteva prevedere una sistemazione diversa, senza occupare una striscia di prato e abbattere alcune piante di oleandro. Discutibile anche la scelta dei materiali (gettata di cemento armato) soprattutto presso le aree verdi. +/-
Sistemazione della viabilità Spostamento dello spartitraffico centrale dell’Aurelia inconcepibile.

Penalizzata fortemente la possibilità di parcheggio nelle strade limitrofe.

Nuovo semaforo lungo l’Aurelia: ne sentivamo la mancanza! Ce ne sono già un’infinità, non sincronizzati, compresi quelli pedonali attivi anche in piena notte (del tutto inutili).

 

La nuova corsia sull’Aurelia che non serve a niente, per la cui realizzazione sono stati abbattuti gli alberi.

 

Compensazioni inadeguate: buona parte dei nuovi alberi piantati in via Torino si sono già seccati. Più volte abbiamo sentito dire: “non vi preoccupate se tagliamo gli alberi maturi, tanto ne ripiantiamo di nuovi”.

Ma i risultati spesso sono questi. In realtà, quelli già presenti sono i veri alberi resilienti.

Cecilia Giorgetti

Delegata Sezione Lipu Livorno – Consigliera nazionale Lipu

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