Attualità 7 Febbraio 2022

Obbligo green pass e vaccini ai bambini, la Corte Europea dei diritti dell’uomo “bacchetta gli Stati”

allegato3318432 Livorno 7 febbraio 2022

L’obbligo di vaccinazione, introdotto nella maggior parte dei Paesi europei, viene messo sotto accusa nelle più alte istanze internazionali.

La stoccata è giunta dall’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa (organizzazione con sede a Strasburgo, distinta dall’UE, istituita nel 1949 dalla Convenzione europea dei diritti umani con 47 Paesi firmatari, tra cui l’italia).

Un rapporto approvato a fine gennaio a larga maggioranza ha bocciato l’utilizzo delle certificazioni per punire i non vaccinati.

Clicca qui per leggere il pdf del rapporto

 

Questo report è stato approvato a fine gennaio con  86 voti favorevoli, 13 contrari e 10 schede bianche. La proposta di utilizzare le certificazioni covid per accedere ai servizi, dunque, è stata respinta.

La maggior parte dei parlamentari ha votato a favore di un emendamento che specifichi che “i certificati di vaccinazione dovrebbero essere utilizzati solo per monitorare l’efficacia dei vaccini e i loro potenziali effetti avversi”.

L’assemblea ha invitato gli stati membri a “dare priorità alla ricerca per le cure per chi soffre a lungo termine degli effetti negativi del Covid, e per predisporre urgentemente le risorse necessarie per raggiungere questo obbiettivo”

Gli Stati vengono esortati a “informare i cittadini che nessuno deve farsi vaccinare se non lo vuole” e a “garantire che nessuno sarà discriminato se non è vaccinato”.

 

Questi alcuni punti approvati nel documento

7.3.1. garantire che i cittadini siano informati che la vaccinazione NON è obbligatoria e che nessuno è politicamente, socialmente o altrimenti sottoposto a pressioni per farsi vaccinare, se non lo desidera;

7.3.2. assicurarsi che nessuno sia discriminato per non essere stato vaccinato, per possibili rischi per la salute o per non volersi vaccinare.

2.5. Vaccinare i bambini

24. Le vaccinazioni che sono state provate sugli adulti non possono essere utilizzate sui bambini senza ulteriori test, tranne in rare circostanze in cui il potenziale beneficio per i bambini con disabilità gravi e/o condizioni preesistenti supera il potenziale rischio così tanto che -l’uso dell’etichetta” può essere giustificato.

L’Oms sottolinea che “gli studi clinici sui bambini sono essenziali per sviluppare terapie e interventi specifici per età, verificati empiricamente
per determinare e migliorare il miglior trattamento medico disponibile”.

25. È ampiamente accettato che le questioni di sicurezza, efficacia e durata della vaccinazione debbano essere risolte prima di iniziare a vaccinare i bambini.

Devono essere rispettati i protocolli universali per le sperimentazioni in

sicurezza sui bambini. Poiché i rischi dell’infezione da SARS-CoV-2 per la salute dei bambini sono bassi, i potenziali benefici devono
essere valutati attentamente rispetto ai potenziali rischi della vaccinazione. Si prevede che potrebbero essere necessarie dosi più piccole di vaccini.

Le risposte alla vaccinazione potrebbero essere diverse nei bambini rispetto a quelle degli adulti. Sono probabili risposte più forti, specialmente nei bambini più piccoli e nei neonati. Pertanto, si raccomanda un approccio graduale con bambini progressivamente più piccoli da includere nelle prove.

 

 

 

 

 

 

 

 

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