Opere idrogeologiche post alluvione, Giani: Modello Livorno
Livorno 12 dicembre 2023 – Opere idrogeologiche post alluvione, Giani: Modello Livorno
Giani inaugura il nuovo ponte di Salviano a Livorno con Salvetti e Monni: “Rischio idraulico ridotto e nuova viabilità”
“L’entrata in funzione di questo ponte, resosi necessario a seguito dell’alluvione di sei anni fa, costituisce uno degli step conclusivi degli interventi di riduzione del rischio idraulico sul bacino del rio Maggiore.
Con questo, inoltre, si completa anche la nuova viabilità di Salviano, storico rione di Livorno, dal momento che va ad aggiungersi alla bretella inaugurata la scorso anno.
Assieme le due opere realizzano una nuova viabilità integrata il cui fine è migliorare e razionalizzare non solo la mobilità ma anche la qualità della vita. Raggiunti questi obiettivi, dobbiamo adesso puntare alla realizzazione di una sempre più adeguata rete di infrastrutture sul territorio, sia in relazione alla viabilità che alla sicurezza idrogeologica.
Bisogna provvedere al definitivo stombamento di torrenti e canali e rendere all’acqua la possibilità di fluire in modo naturale. Per quanto riguarda questa opera, come per altre, fondamentale è stato l’impegno profuso dagli uffici regionali e in particolare dal Genio civile. I due interventi, nel complesso, hanno visto un investimento pubblico di quasi 4 milioni di euro”.
Lo ha affermato questa mattina, martedì 12 dicembre, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, intervenendo all’inaugurazione del nuovo ponte di via di Salviano a Livorno, che costituisce un momento importante nell’attuazione degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio idraulico sul bacino del rio Maggiore.
Tale opera, a seguito dell’alluvione del 2017, è stata infatti ritenuta necessaria per motivi generali di sicurezza e per garantire una sensibile riduzione del rischio idraulico. Il nuovo ponte, carrabile e pedonale, rende nuovamente percorribile il tratto di strada concernente via di Salviano tra la rotatoria della Leccia e via Costanza permettendo alla ripristinata viabilità di integrarsi con la bretella stradale di via Impastato che è stata inaugurata nel 2022.
“L’intervento è particolarmente significativo perché questo ponte, nel 2017, determinò allagamenti molto vasti in quanto aveva una luce molto stretta e in particolare la riva destra ebbe delle rotture arginali. Era dunque assai atteso.
E’ uno degli interventi finalizzati alla riduzione del rischio idraulico sul bacino del rio Maggiore, dove vi è stata anche la realizzazione del nuovo ponte carrabile di via Impastato, comunemente nota come bretella”, ha affermato l’assessora regionale all’Ambiente e difesa del suolo, Monia Monni.
“La messa in maggiore sicurezza di questa zona è il punto che ci ha mossi a fare queste scelte. Con la bretella di via Impastato e la demolizione e ricostruzione del ponte di via di Salviano che si inaugura oggi, tuttavia, si è realizzata anche una nuova viabilità integrata della zona Est di Livorno. Il che non è affatto secondario”.
L’investimento pubblico complessivo, per i due interventi, è di quasi 4 milioni, esattamente 3 milioni 885 mila euro, dei quali 3 milioni 535 mila derivanti da fondi dello Stato gestiti dalla Regione Toscana e 350 mila dal Comune di Livorno a seguito della variante urbanistica che ha reso carrabile il nuovo ponte di via di Salviano inizialmente progettato come pedonale.
All’inaugurazione ha preso parte anche il sindaco di Livorno, Luca Salvetti, che ha affermato:
“Nel 2019, quando abbiamo iniziato il nostro lavoro, era chiaro che a questo quartiere servivano tre interventi fondamentali per garantire la sicurezza: la realizzazione dei due ponti e della cassa di espansione. In quattro anni e mezzo queste opere sono state tutte portate a compimento.
Questo ponte era progettato come pedonale, ma insieme alla Regione Toscana e al Genio civile, l’Amministrazione comunale ha modificato il progetto ed investito altre risorse, oltre a quelle regionali e lo ha fatto diventare carrabile.
La cassa di espansione, che doveva essere realizzata da privati, che poi hanno dichiarato fallimento, è stata presa in carico dall’Amministrazione con un intervento del valore di 2 milioni di euro ed è entrata già in funzione durante l’ultima allerta arancio”.
Erano inoltre presenti, tra gli altri, il consigliere regionale Francesco Gazzetti, l’assessora comunale all’Ambiente ed urbanistica Giovanna Cepparello, il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio, la questore di Livorno Giuseppina Stellino, la comandante della Polizia municipale Annalisa Maritan, nonché le ingegnere e gli ingegneri del Genio civile Valdarno inferiore, competente per il territorio di Livorno, capeggiati dal dirigente Francesco Pistone, che hanno valutato e supervisionati i progetti realizzati a Salviano.
Di seguito i contenuti dell’opera
Il nuovo ponte di via di Salviano rappresenta una tappa importante della realizzazione degli interventi di riduzione del rischio idraulico sul bacino del Rio Maggiore.
Meno di un anno fa era stato inaugurato il nuovo ponte carrabile Peppino Impastato, che garantiva la viabilità della zona, e il collegamento fra i quartieri di Salviano con La Leccia/La Scopaia, un lavoro preliminare necessario alle demolizione del ponte Via di Salviano, oggi ricostruito. La demolizione e ricostruzione del ponte di Salviano, lo ricordiamo, si era resa necessaria dopo che lo studio preliminare sviluppato a livello di intero corso d’acqua aveva evidenziato la criticità causata dal forte restringimento della sezione idraulica in corrispondenza dell’attraversamento di via di Salviano indicando la necessità di ottenere una sezione di deflusso di ampiezza doppia rispetto all’esistente per garantire il transito delle piene.
A seguito dell’apertura della nuova viabilità con il ponte Impastato, è stato quindi possibile procedere con la demolizione del ponte esistente su via di Salviano per adeguare e ampliare la sezione idraulica da 5 metri a 12 metri consentendo così il deflusso della portata con tempo di ritorno duecentennale, in modo da poter contenere un evento analogo a quello del settembre 2017.
Il lavori per il rifacimento del ponte di via di Salviano sono iniziati a metà aprile 2022. Si tratta di un ponte stradale di I categoria con un manufatto di cemento armato gettato in opera, con una luce netta di circa 12 metri e larghezza totale dell’impalcato di circa 10,64 metri, di cui 7m per la parte carrabile e circa 1,8m di marciapiede su entrambi i lati.
L’intervento si completa con la realizzazione del rivestimento del canale costituito da berlinesi di micropali inglobati in un setto uniforme dello spessore di 35cm e una platea di spessore 50cm per l’intera larghezza dell’alveo. Il rivestimento delle sponde si estende verso monte per una lunghezza di circa 20metri e verso valle per una lunghezza di circa 10 metri
L’importo complessivo dell’intervento che comprende sia il Ponte Impastato che il Ponte di Salviano è quantificato in 3milioni 886mila euro, di cui 3milioni e 500mila euro circa sono risorse statali e 350.000 a carico del Comune di Livorno.
Nello specifico, 1.685.478,86 di risorse statali sono serviti alla realizzazione del nuovo attraversamento Peppino Impastato e sistemazione della viabilità di collegamento, mentre per l’adeguamento dell’attraversamento di via di Salviano, la demolizione e ricostruzione del ponte sono state utilizzate 1.850.293,48 euro di risorse statali e 350.000mila euro di risorse da parte del Comune di Livorno.
Per riepilogare, i lavori per il Ponte Impastato sono invece cominciati il 23/11/2020 con la consegna anticipata dell’opera il 2 febbraio 2022
Il nuovo attraversamento di via Impastato è stato realizzato con un manufatto di cemento armato gettato in opera, le fondazioni e l’impalcato sono sostenute da cortine di pali trivellati e pareti di sponda realizzate con getti di calcestruzzo armato aderenti ai pali stessi. Il ponte è lungo 12 metri e largo 15.
E’ un ponte stradale di prima categoria con carreggiata suddivisa in 9 metri per la parte carrabile, affiancata da una corsia ciclopedonale di 4 metri da un lato, e da un marciapiede di 1,50 metri dall’altro. E’ adatto a reggere il transito di una portata d’acqua analoga a quella dell’evento dell’alluvione del settembre 2017. Il fondo alveo e i raccordi con le sponde a monte e valle sono stati realizzati con scogliere in massi pesanti.