Aree pubbliche 5 Gennaio 2018

Le barche del Mediceo andranno alla banchina 75

La decisione dell’Autorità di Sistema apre dei problemi sulla sicurezza dell’area. Le perplessità del Consorzio Nautico e le conseguenze sul comparto delle riparazioni navali

Con una lettera protocollata in data 28 dicembre 2017, l’Autorità di Sistema Portuale ha comunicato ad alcuni circoli che a fine settembre 2018 cesseranno le autorizzazioni provvisorie a far sostare le barche nel Porto Mediceo e nella Darsena Nuova. Nell’attesa della realizzazione del punto di approdo della “Bellana” le barche saranno trasferite alla banchina 75.

La decisione e le sue modalità operative hanno suscitato molte perplessità per una serie di questioni che andremo a spiegare.

La banchina 75 e la sua frontaliera 76 si trovano all’interno di un “bacino di levante” che in linea d’aria coincide con l’apertura nord del porto. Nei giorni in cui tira il maestrale le onde sbattono sul fondo del bacino creando forti correnti.

In un precedente tentativo di spostamento alla 75, in occasione dei lavori per l’allargamento degli scali Novi Lena – come ci ricorda Piero Mantellassi del Consorzio Nautico – i marosi distrussero alcune barche e ne danneggiarono seriamente alcune altre. I membri del Consorzio non hanno dimenticato la  pericolosità dell’area  e infatti pongono un paletto ben preciso: “Noi non ci possiamo opporre allo spostamento, ma non possiamo neppure andare in un posto pericoloso”  spiega Mantellassi – il quale vincola il trasferimento a una messa in sicurezza dell’area contro le onde. Nello specifico il presidente del Consorzio ricorda che come soluzione tecnica era stato indicato l’affondamento di cassoni in cemento in modo da chiudere gran parte dell’imboccatura del bacino di levante. In tal modo parte dell’accesso sarebbe chiusa e vi passerebbero solamente le imbarcazioni più piccole. La messa in sicurezza è “un elemento imprescindibile e in questo noi saremo compatti”.

Prima di affrontare le altre doglianze del Consorzio merita sottolineare un altro aspetto tutt’altro che secondario. La chiusura dell’accesso al bacino di levante tramite l’affondamento di cassoni in cemento (e il ricordo dei problemi alla Bengasi torna subito alla mente) porta con sé il demansionamento della banchina 76; quest’ultima è una banchina di allestimento a servizio delle riparazioni navali. Se le navi medie (190 metri per 28 di larghezza) non possono arrivare alla banchina perché l’accesso è ristretto per far passare le sole imbarcazioni da diporto, la banchina diventa inutile. Non solo: qualora fosse consentito il passaggio, vi sarebbero problemi di sicurezza nel far coesistere diporto e navi di medie dimensioni che necessitano – specialmente col maltempo – l’intervento dei rimorchiatori. Questi ultimi non potrebbero manovrare, vista la vicinanza delle barchette o lo farebbero prendendo grossi rischi. In questo periodo siamo inoltre nelle more della gara di affidamento dei bacini e togliere la disponibilità della banchina di allestimento aprirebbe il fianco a ricorsi o potrebbe portare ulteriori ritardi nel decollo di un comparto che vale centinaia posti di lavoro (e le elezioni politiche sono alle porte).

Ammesso di risolvere il tema della sicurezza (e non è dato sapere se l’Autorità abbia predisposto uno studio per prevedere la gestione del rischio e l’operabilità dei rimorchiatori), ci sono poi una serie di questioni tecniche che il Consorzio Nautico fa notare.

Premessa la questione della sicurezza (previo affondamento cassoni), Mantellassi ricorda che il trasferimento e le sue spese non possono e non devono pesare sulle spalle dei diportisti, dato che lo spostamento viene fatto per esigenze dell’Autorità di Sistema o di terzi ma non del Consorzio stesso. Il Consorzio si impegna quindi a pagare i canoni che già paga per le zone attuali e non oltre. La lettera dell’Autorità di Sistema invece specifica: “Per l’uso degli specchi acquei e delle strutture di ormeggio, sarà calcolata apposita tariffa che consideri le spese sostenute dall’Amministrazione per l’allestimento della infrastruttura“. Fatte le debite proporzioni sarebbe come far pagare al futuro concessionario della Darsena Europa un canone che include tutti gli investimenti infrastrutturali pubblici. Anche l’opzione B, quella di rimanere nel Mediceo e pagare una tariffa scontata con la Società concessionaria fino a quando non sarà pronta la Bellana, non convince perché comporterebbe un immotivato aggravio. “Il costo dei nuovi ormeggi  – conclude Mantellassi – dovrà rimanere uguale a quello attuale fintanto che non sarà pronta la Bellana”.

Il punto di ormeggio della Bellana è però ancora tutto da realizzare e ci vorrebbero (ottimisticamente) sei anni a costruirlo, quindi ciò significherebbe a) bloccare la banchina di allestimento e il comparto bacini per altri sei anni e b) costringere molti diportisti a pagare un canone di stazionamento al Mediceo a una cifra molto più alta di quella attuale per lo stesso periodo.

 

Quello che segue è il testo della lettera inviata dalla Autorità di sistema ai circoli:

Oggetto. Occupazioni temporanee di aree demaniali marittime site all’interno del Porto Mediceo e della Darsena Nuova del porto di Livorno – Comunicazione

In riferimento alla precedente corrispondenza e al contenuto delle autorizzazioni provvisorie alla occupazione temporanea degli specchi acquei e delle aree demaniali marittime nell’ambito del Porto Mediceo in precedenza rilasciate, si comunica che l’Amministrazione ha programmato la cessazione delle stesse a far data dal 30 settembre 2018.

Tale determinazione si collega al maturare delle condizioni per l’attuazione della previsione del Piano Regolatore Portuale per la realizzazione dell’approdo turistico del Porto Mediceo e nella Darsena Nuova.

In particolare, nei prossimi mesi si prevede la definizione del procedimento inerente il rilascio della concessione demaniale marittima alla Società individuata con Delibera del Comitato Portuale n.2 del 22.3.2016, con l’unica prop0sta coerente  con l’organizzazione funzionale prevista dalla variante al Piano Regolatore Portuale, recepita nell’attuale strumento urbanistico.

Nelle more della definizione del procedimento l’Amministrazione scrivente intende avviare l’allestimento , presso la banchina 75, delle strutture provvisorie previste dall’Accordo di Programma per ospitare temporaneamente natanti ed imbarcazioni in attesa della realizzazione del porto della “Bellana”.

La disponibilità degli ormeggi sarà organizzata con l’obiettivo di massimizzare la possibilità di ospitare natanti ed imbarcazioni, con riferimento a quelle indicate “nell’elenco dei Soci” presentato dalle associazioni, circoli e sodalizi presenti nello specchio acqueo del Porto Mediceo nell’anno 2013, allegato alla pianificazione del Piano Regolatore Portuale ed in particolare della previsione del Porto Turistico della Bellana.

L’obiettivo è offrire una disponibilità di temporanea ospitalità rivolta a coloro che sono soci o aderenti ai sodalizi presenti nel Porto Mediceo e nella Darsena Nuova indicati nel citato Elenco Soci 2013, indipendentemente dalla residenza o meno nel Comune di Livorno, ad esclusione dei natanti dei circoli posti lungo gli Scali Novi Lena per i quali si prevede una sistemazione specifica in relazione alle ridotte dimensioni dei natanti stessi.

Non appena disponibile sarà comunicata la previsione di organizzazione dello specchio acqueo alla banchina 75, da definire in relazione alle esigenze operative dell’uso della stessa, così come delle eventuali limitazioni conseguenti alle esigenze di sicurezza dell’ormeggio, con indicato lo spazio disponibile per le diverse categorie dimensionali di natanti ed imbarcazioni, nei limiti della possibilità tecnica e della sicurezza della navigazione.

Per l’uso degli specchi acquei e delle strutture di ormeggio, sarà calcolata apposita tariffa che consideri le spese sostenute dall’Amministrazione per l’allestimento della infrastruttura.

Per i proprietari di natanti ed imbarcazioni che non intenderanno usufruire della possibilità di spostamento alla banchina 75 così come coloro compresi nell’elenco Soci 2013 che non potranno avere collocazione per le dimensioni della propria imbarcazione, l’Amministrazione provvederà a definire, con la Società concessionaria, tariffe scontate per l’uso dello specchio acqueo del Mediceo, nelle more dei lavori di urbanizzazione del Porto Turistico.

In relazione a quanto sopra, per evitare ogni possibile fraintendimento, si invita codesto Sodalizio a provvedere ad avviare lo spostamento dei natanti ed imbarcazioni presenti nello specchio acqueo che non siano riferite a soggetti presenti nell’elenco soci 2013, così come alla individuazione di alternative all’attuale sistemazione.

Livorno, 28 dicembre 2017

Il Presidente (Ing. Stefano Corsini).