Ordinanza Pasqua, CNA: “Alcuni graziati, altri condannati. Montagne russe del divieto mettendo a dura prova le coronarie e sopportazione”
CNA su ordinanza Pasqua Regione Toscana
“E’ veramente assurdo – afferma il presidente di CNA Livorno Maurizio Serini – il modo in cui la Regione Toscana ha emanato una simile ordinanza.
Il merito sanitario non è nostro compito discuterlo, ma il metodo e la gestione delle informazioni sicuramente sì.
I nostri telefoni sono stati presi d’assalto dalle attività soprattutto di carattere alimentare che già in questi mesi stanno subendo gravemente l’alternanza di colori e ordinanze restrittive.
A poche ore dalla Pasqua e dalla Pasquetta si interviene con una ordinanza assolutamente poco chiara che ha generato disperazione fra pasticcerie, panifici, panetterie, bar, gelaterie, rosticcerie e ristoranti fino a quando non è stato possibile chiarire con enorme fatica, differenze interpretative fra le varie attività.
Qualcuno è stato “graziato” con l’attività da asporto, come le attività a produzione artigianale e bar o ristoranti, qualcuno è stato definitivamente “condannato”.
Queste montagne russe del divieto stanno mettendo a dura prova le coronarie degli imprenditori ed anche la sopportazione.
Ci sono altri divieti che stridono con quel che si vede a giro, come la chiusura di estetiste e parrucchieri o le palestre. La situazione è sempre più complessa per le imprese, mentre gli aiuti pubblici sono inadeguati e intempestivi”.