Paga oraria 97 centesimi, arrestati 10 pakistani
Sfruttavano extracomunitari ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria
Livorno 29 aprile 2024 – Paga oraria 97 centesimi, arrestati 10 pakistani
Operazione contro il caporalato; scoperto un sistema di utilizzo illecito di cittadini extracomunitari ospitati presso il Centro di Accoglienza Straordinaria – CAS di Piombino. Erano impiegati nel settore agricolo in diverse province della Toscana. 10 le persone arrestate.
I Carabinieri del Comando Provinciale di Livorno stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Livorno, nei confronti di 10 persone di nazionalità pakistana gravemente indiziate, a vario titolo e in concorso tra loro, del reato di “intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro”.
L’indagine denominata “Piedi Scalzi”, coordinata dalla locale Procura e condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Piombino con il supporto del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Livorno; ha consentito di ricostruire l’illecito utilizzo di manodopera posto in essere da 6 titolari di ditte individuali operanti nel settore agricolo, i quali, avvalendosi anche di altri soggetti per il reclutamento, il trasporto giornaliero e il controllo dei lavoratori, hanno impiegato, approfittando del loro stato di bisogno, 67 cittadini di nazionalità pakistana e bengalese ospitati presso il Centro di
Accoglienza Straordinaria – CAS “Le Caravelle” di Piombino (LI) per la raccolta di ortaggi/olive nonché pulizia di vigneti in terreni nelle province di Livorno e Grosseto.
Accertati i seguenti indici di sfruttamento dei cittadini extracomunitari impiegati:
l’assenza di un regolare contratto di assunzione;
reiterata violazione della normativa relativa all’orario di lavoro (con picchi di 10 ore giornaliere, senza le pause previste);
violazione della normativa relativa al trattamento economico. Anche i corrispettivi sempre ampiamente al di sotto degli euro 10,56 previsti dalla contrattazione. In un caso addirittura pari a euro 0,97 all’ora);
sistematica violazione delle norme in materia di sicurezza e igiene.
Nel corso dell’operazione è stato altresì eseguito un decreto di sequestro preventivo di € 45.000 quale profitto accertato dall’INPS a seguito del mancato versamento dei contributi previdenziali ed assicurativi per i lavoratori illecitamente impiegati.