Cronaca 20 Marzo 2024

Palamito a 50 ami: “Una proibizione di fatto”. L’appello-denuncia dei pescatori sportivi livornesi (Video)

A sostegno dei pescatori anche il consigliere regionale Francesco Gazzetti

Palamito a 50 ami Una proibizione di fatto. L'appello-denuncia dei pescatori sportivi livornesi (Video)Livorno, 20 marzo 2024 – Una folta delegazione di pescatori sportivi livornesi si è riunita ieri sera nella cantina dell’ASD Porto di Livorno.

Tema della discussione la nuova normativa nazionale sulla pesca al palamito, che ne limita l’utilizzo a 50 ami (anziché 200) per i pescaportivi dilettanti.

A coordinare la discussione il consigliere del Consorzio Nautico Dino Voliani. Ospite speciale il consigliere regionale Francesco Gazzetti, che si è gentilmente offerto di interessarsi della questione.

Voliani, come spiega nel video che segue, ha fatto presente che visto il tipo di pesca e lo stato dei mari, limitare a 50 ami un palamito significa di fatto proibirlo perché sarebbe come non calarlo.

Se si vuole tutelare il mare, invece di andare a vessare solo i pescasportivi, sarebbe opportuno fare invece più controlli. Il ministro avrebbe dovuto coinvolgere e sentire più soggetti.

Quello che attribuiscono al palamito sportivo – ha aggiunto Voliani – vale anche per i professionisti. Se il timore era la cattura di pesci troppo piccoli, la soluzione più logica sarebbe stata quella di prevedere ami più grandi o quelli singoli senza ardiglione.

C’è chi sostiene che con 200 ami si supera facilmente il limite di 5 kg di pescato previsto per la sportiva. “Mi pare una stima molto ottimistica” – spiega Voliani – “Casomai avrebbero potuto mettere un limite di 100 ami a pescatore e di 200 a barca”.

“Se poi si teme che il pescato possa essere oggetto di vendita illegale basta applicare le regole della Corsica, dove c’è l’obbligo di tagliare la pinna caudale al pescato”, rendendolo quindi invendibile o non piazzabile ai ristoranti.

“Il ministro – ha concluso Voliani – dovrebbe insistere di più sui controlli e aumentare le pene pecuniarie. Si potrebbe iniziare col rendere riconoscibili e targabili le barche sotto i 10 metri, anche utilizzando sistemi obbligatori di geolocalizzazione”.

Sostegno e supporto anche da parte del consigliere regionale Francesco Gazzetti, che ha sottilineato come le istanze dei pescatori sportivi meriti rispetto e ascolto da parte del Governo. Qui di seguito il suo intervento:

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