Cronaca 29 Febbraio 2024

“Palazzo del Refugio, Asia Usb: “patrimonio dei livornesi, no alla vendita ai privati, si a un progetto di recupero condiviso con inquilini e la città”

Livorno 29 febbraio 2024 – “Palazzo del Refugio, Asia Usb: “patrimonio dei livornesi, no alla vendita ai privati, si a un progetto di recupero condiviso con inquilini e la città”

“Basta disinformazione e sciacallaggio politico sul palazzo del Refugio”, è quello che chiede Asia Usb Livorno

Asia usb questa mattina ha organizzato una conferenza stampa davanti al Palazzo Comunale del Refugio nel quartiere della Venezia, questo quanto dichiarato dal sindacato:

“Palazzo del Refugio patrimonio dei livornesi, no alla vendita ai privati, si a un progetto di recupero condiviso con inquilini e la città.

In queste settimane abbiamo assistito ad un vero e proprio attacco politico, da parte della destra cittadina, nei confronti degli abitanti del Palazzo del Refugio nel quartiere Venezia.

Al di là delle motivazioni di facciata l’obiettivo è fin troppo chiaro.

Alimentare un falso immaginario fatto di “degrado” abusivismo e insicurezza in modo da spingere l’amministrazione Comunale verso la vendita di uno degli ultimi immobili pubblici sopravvissuti alla speculazione nel quartiere e in generale in città.

 

L’interesse del Partito di Fratelli d’Italia per il mattone è cosa nota.

Recentemente dai vertici di quel partito è stato dato addirittura parere favorevole al nuovo piano strutturale che prevede migliaia di metri cubi di cemento sulla nostra città.

Per quanto ci riguarda il Palazzo del Refugio ha un valore storico e sociale importantissimo per la città e dovrebbe restare pubblico.

Per fare ciò ci sarebbe bisogno di un progetto condiviso e finanziato con risorse pubbliche. Un progetto che va costruito partendo dal contributo degli attuali inquilini in un contesto di scambio e confronto anche per garantire la permanenza degli stessi all’interno della struttura.

La Destra cittadina sta cercando di andare nella direzione esattamente contraria alimentando divisioni tra gli inquilini. Divisioni tra "storici" e di più recente insediamento.

Nel caso in cui l’immobile dovesse essere venduto non ci sarebbero certezze di una sistemazione alternativa per nessuno.
L’urgenza è invece quella di affrontare questa situazione evitando squallide strumentalizzazioni politiche e lavorando per il bene comune.  I presupposti ci sono e non dobbiamo attendere oltre.

Il palazzo del Refugio deve restare pubblico e deve essere valorizzata la sua funzione sociale ed abitativa. I necessari lavori di straordinaria manutenzione devono essere svolti direttamente dal Comune e tale esigenza non può e non deve essere utilizzata, come accaduto in passato, per giustificare la dismissione dell’immobile per mancanza di risorse. Se c’è la volontà politica le risorse si possono e si devono trovare.

Gli inquilini attuali devono avere la possibilità, salvo ovviamente l’esistenza dei requisiti di reddito, di restare all’interno con un regolare contratto.

In questo senso, il sindacato Inquilini Asia, recentemente costituitosi all’interno del palazzo con propri iscritti, si batterà con tutti i mezzi a sua disposizione così come stiamo facendo, proprio in questi mesi, con gli abitanti del blocco ex Consabit nel quartiere Shangai e quelli della struttura “Stringi Stringi” di SPIL”.

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