Palazzo Maurogordato: nessuno sgombero, il TAR dà ragione a Nogarin
Tar: niente sgomberi se non commetti reati, non minacci la sicurezza dei cittadini e della salute
A comunicarlo è il sindaco di Livorno Filippo Nogarin
“Chi amministra le città toscane di questi tempi sa bene quanto il tema dell’emergenza casa sia un problema complesso quanto impellente.
Per mancanza di fondi regionali l’edilizia popolare non riesce a soddisfare il bisogno di un tetto per il 95% delle famiglie richiedenti e alcune di queste hanno trovato modo negli anni di occupare immobili abbandonati.
Parliamo di azioni abusive, lo dico con chiarezza, che possiamo fermarci a leggere dall’alto di una statistica come un tutt’uno da reprimere o scendere nell’analisi di dettaglio per verificare, una per una, di cosa e soprattutto di chi stiamo parlando.
A questo proposito qualche giorno fa il TAR ci ha dato ragione sul caso di un’occupazione abusiva, quella di Palazzo Maurogordato.
Posso dire che ancora una volta da Livorno è arrivata una sentenza pilota, attraverso la quale si chiarisce in modo inequivocabile che un Sindaco può ordinare lo sgombero di una casa occupata solo se quell’occupazione minaccia la salute pubblica e la sicurezza della cittadinanza.
Senza questi rischi reali, il Sindaco non può intervenire.
Se dentro Palazzo Maurogordato non si commettono reati, non ci sono situazioni accertate di spaccio o rischi per la salute pubblica, io non posso ordinare che le venti famiglie occupanti siano messe alla porta.
Bene averlo chiaro: ogni volta che mi sono trovato nella condizione di poter ordinare uno sgombero io l’ho fatto, conscio e consapevole delle conseguenze di ordine pubblico che questo tipo di operazioni comportano. Perché l’esperienza ci insegna che chi viene buttato fuori da un immobile di solito ne cerca un altro in cui insediarsi.
Ecco perché mi auguro che questa sentenza del TAR venga letta da chi sta ad altri piani istituzionali.
Da chi in Regione dovrebbe garantire che tutti gli aventi diritto a casa popolare ce l’abbiano e da chi – tra Parlamento e Governo – dovrebbe prendere atto della necessità di risolvere il problema con interventi sul sistema immobiliare e magari con un piano organico dell’edilizia popolare”.