PaP su Cigna: “Queste famiglie, per il PD & Co sarebbero quindi dei criminali?”
“Si vuole fare una lotta alla povertà, o ai poveri come fa oggi la Lega e la destra?”
Potere al Popolo Livorno interviene sulla questione della Cigna e sulle dichiarazioni dei partiti della maggioranza cittadina in merito alle questioni di emergenza abitativa
Livorno – “Interveniamo prendendo posizione in merito alla vicenda del possibile sgombero della torre della Cigna deciso con un’ordinanza del Tribunale datata 18 luglio.
Una situazione che monitoriamo da tempo tramite i contatti con il sindacato Asia Usb.
Esprimiamo prima di tutto la nostra solidarietà alle persone costrette ad abitare al suo interno, e confermiamo pieno appoggio e rappresentanza politica delle loro istanze all’interno del Consiglio Comunale.
Abbiamo appreso che l’amministrazione sarebbe già al lavoro per cercare soluzioni concrete e durature al fine di risolvere l’emergenza di queste famiglie, situazione che purtroppo si somma a quella di altre che vivono la medesima condizione di disagio.
La coalizione che sostiene il Sindaco Salvetti chiede più tempo e ulteriori fondi alla Regione Toscana necessari per trovare soluzioni concrete.
Nel loro comunicato però Partito Democratico, Articolo 1, Casa Livorno e Futuro, affermano astiosamente di non riconoscere come interlocutori quei movimenti e sindacati che in questi anni hanno sostenuto occupazioni e situazioni di “illegalità”.
A questo proposito ci chiediamo, anzi chiediamo a loro, quale sia il loro parametro per misurare la cosiddetta legalità quando per anni hanno votato riforme e provvedimenti, anche incostituzionali, che hanno determinato l’impoverimento e la precarizzazione di migliaia di cittadini, in nome di liberismo e profitto.
Soggetti che hanno portato avanti scelte scellerate nel solo interesse della rendita privata.
Scelte che hanno prodotto migliaia di disoccupati diventati carne da macello grazie alla nuova riforma del lavoro che non ha fatto altro che togliere tutele e diritti ai lavoratori e alle lavoratrici.
Tra l’altro la forza politica Futuro esprime l’assessore con delega alla casa.
Significa quindi che l’assessore Raspanti non intende aver più dialogo con Asia usb, i movimenti e le forze politiche e partitiche che sostengono il diritto alla casa, il diritto ad avere un tetto sopra la testa, invece che dormire per strada?
Con la persistenza della crisi, a Livorno hanno chiuso i battenti numerose fabbriche e aziende, e chi si è ritrovato disoccupato molto spesso ha perso anche la casa e persino la possibilità di potersi pagare un affitto.
L’unica soluzione che si prospettava per molti è stata proprio quella di occupare.
Non appartamenti destinati ad altre famiglie, ma alcune delle numerose strutture disseminate per la città, di proprietà di finanziarie e banche e tenute in stato di abbandono per anni.
Ecco perché vogliamo sapere esattamente cosa intendono per legalità questi signori.
Quando si parla di situazioni di disagio che senso ha utilizzare tale termine? Soprattutto per una forza politica che si dice a sinistra.
Se in una società che dovrebbe dirsi civile, la politica, si trasforma in un comitato d’affari che abbandona i cittadini più deboli senza lavoro e con tutte le conseguenze drammatiche che ne derivano, come si fa a non comprendere che molto spesso si è costretti a fare delle scelte anche se non si vorrebbe?
Queste famiglie, per il PD & Co sarebbero quindi dei criminali?
Si vuole fare una lotta alla povertà, o ai poveri come fa oggi la Lega e la destra?”
È stato legale, chiediamo ancora, dilapidare un patrimonio pubblico di alloggi popolari, svenduti a privati e tra amici per garantirsi voti, affari e favori, come è stato fatto nel passato? E’ normale che l’USL, un ente pubblico, voglia vendere all’asta, solo a Livorno, 6 immobili che potrebbero essere destinati all’emergenza abitativa (https://bit.ly/2P05aPn)? Perché la giunta non si muove insieme alla Regione per destinare quegli immobili a risolvere i problemi di persone in difficoltà?
Quegli appartamenti oggi avrebbero alleviato non poco la pesante situazione di disagio abitativo che da anni persiste nella nostra città e che riguarda sia le persone relegate nelle occupazioni ma anche coloro che non sono in grado di permettersi le rate di un mutuo, o i giovani precari che vogliono farsi una famiglia o anche solo avere la possibilità di uscire da quella di origine per dimostrare di non essere ”bamboccioni” come tanti rappresentanti politici, da noi disprezzati, amavano apostrofare i nostri giovani.
Ecco, in attesa che ci chiariate la vostra confusa posizione su concetti che niente hanno a che fare con quelli di giustizia sociale, noi continueremo a fare il nostro lavoro, stare dalla parte di chi oggi subisce le vostre politiche e non ha niente. Dalla parte di chi fa fatica ad arrivare a fine mese, di chi viene sfruttato indipendentemente dalla provenienza, etnia, sesso o religione. Nel frattempo che lo vogliate o meno, ci troverete a reclamare e chiedere conto di giustizia e fatti concreti nelle strade e in consiglio comunale!
Per concludere, vorremmo una risposta dal sindaco, dall’assessore al sociale e dai partiti che hanno firmato quel comunicato e chiedere spiegazioni di quanto si legge a pagina 36 delle linee guida del mandato del sindaco Salvetti, che a quanto pare sta diventando la solita carta straccia piena di false promesse elettorali: “Il fenomeno delle occupazioni deve essere letto come una risposta emergenziale a questa situazione, ed essere affrontato rifuggendo approcci di tipo giustizialista, bensì conciliando la necessità di un graduale ripristino della legalità e le istanze di giustizia sociale. Dovrà essere definito con la Prefettura un accordo che preveda la possibilità di liberare edifici occupati soltanto in presenza di una soluzione alternativa per gli occupanti”.
Potere al Popolo