PCI Livorno sulle morti bianche a Livorno e in Italia
"Mancanza di organico e di fondi per l’ispettorato del lavoro"
Livorno 6 maggio 2020 – Scrive in una nota ufficiale il Partito Comunista:
“Un’altra morte bianca, ieri nella nostra città, oltre a piangere i morti da covid 19, ci troviamo davanti ad un lavoratore uscito di casa per andare a lavorare, e a cui non farà più ritorno.
Subito alla ripartenza dopo il lock down ci troviamo davanti al problema della sicurezza sui posti di Lavoro, che nel nostro paese e diventata una strage silenziosa.
324 morti dall’inizio del anno senza contare gli infermieri ed i medici morti per covid 19, di cui si deve ancora fare una stima, e la memoria torna agli operai della Neri Depositi costieri.
L’aumento dei carichi di lavoro, i ritmi sempre più elevati sono fra le principali cause degli infortuni e delle morti sul lavoro, in un sistema che vede il profitto e il mercato al centro del sistema economico, ed il fattore umano rilegato ad appendice di esso.
Siamo stanchi e stufi di dover commentare fatti di questo genere, senza che vi sia una reale azione che favorisca una mutazione della situazione esistente.
Pensiamo alla mancanza di organico e di fondi per l’ispettorato del lavoro per far sì che vi siano controlli serrati dei luoghi di lavoro.
Pensiamo alle procedure di sicurezza che più delle volte rimangono carta stampata a tutela dei datori di lavoro, e non hanno una vera messa in opera, il controllo sugli straordinari e carichi di lavoro
Anche le parti sociali vicine ai lavoratori si impegnino in una pressione reale sull’istituzioni e gli enti competenti perché si arrivi ad una svolta concreta in tal senso, perché ancora oggi con il progresso tecnologico e scientifico che vi è stato non e più possibile accettare una situazione come quella italiana delle morti sul lavoro.
Come Partito Comunista Italiano vogliamo esprimere solidarietà e vicinanza alla famiglia dell’operaio che oggi ha perso la vita ed è stato strappato all’affetto dei cari”.