“Solo ora probabilmente, dopo quattro anni di governo della città, i livornesi stanno percependo sulla propria pelle la follia amministrativa del m5s.
Gli stalli blu ovunque, compreso sul lungomare, e la raccolta porta a porta possono definirsi il de profundis politico della partecipazione e del rispetto per i cittadini.
Perché se è vero che la mobilità in buona parte della città deve essere normata, anche sotto il profilo della sicurezza, è pur vero che risiedere proprio in quelle zone non deve essere recepito quasi come una colpa.
Perché se è vero che bisogna evitare l’eccessivo utilizzo del mezzo privato è pur vero che non deve essere considerata una iattura possederne uno.
Perché se è vero che in alcune località andare sul mare è un fatto turistico da poter far pagare è pur vero che il mare a Livorno fa parte del nostro stesso essere.
E sul porta a porta il metro non cambia.
Se da una parte si evidenzia la pseudo-gestione virtuosa di Aamps dall’altra si mettono in campo iniziative di raccolta rifiuti non consone per carenza di fondi.
Se da una parte si persegue la riorganizzazione moderna del servizio di raccolta rifiuti differenziata dall’altra si creano grosse difficoltà organizzative per cittadini e condomini.
Se da una parte si ricercano pulizia e decoro di strade e piazze dall’altra si mettono in atto strategie che rendono la città meno ordinata (per l’esposizione di filari di mastelli) meno sicura (per il posizionamento insensato dei nuovi cestini) meno pulita (per i sicuri “pasti” sparsi da ratti e gabbiani).
E tutto ciò senza alcuna partecipazione di residenti e categorie interessate, lasciati quasi all’oscuro finora (solo negli ultimi giorni sono state organizzate alcune assemblee ed incontri non esenti da feroci critiche nei confronti dell’amministrazione grillina).
Ora non resta che aspettare, pur non rinunciando a esternare in tutte le forme democratiche l’avversita’ verso queste scelte, che passi velocemente l’ultimo anno di questo tipo di approccio di governo della città, magari prima di ritrovarci con un braccialetto al polso senza esserne nemmeno stati informati”.
Pietro Caruso, Gruppo Consiliare PD