“PD, il Partito delle Discariche” la Lega attacca su tutta la gestione dei rifiuti
La Lega attacca con i massimi vertici istituzionali locali le politiche del Partito Democratico sulla gestione dei rifiuti.
In una conferenza stampa infatti, Carlo Ghiozzi, Alessandro Perini, Massimo Ciacchini e Roberto Biasci, Capigruppo rispettivamente al Comune di Livorno, Provincia, Comune di Collesalvetti e Comune di Rosignano Marittimo, hanno pesantemente criticato le scelte del partito di maggioranza di puntare sulle discariche piuttosto che sui termovalorizzatori.
“Non è pensabile – ha dichiarato il Capogruppo del Carroccio Ghiozzi – che si continuino a tenere aperte discariche o addirittura sovvenzionare l’apertura di altre, piuttosto che modernizzare il termovalorizzatore cha abbiamo al Picchianti e che, in questo momento di crisi, ci aiuterebbe a produrrebbe energia pulita utile per una parte importante del fabbisogno locale”.
Perini ha rincarato poi la dose puntando il dito anche sul Limoncino:
“PD è ormai divenuto acronimo di Partito delle Discariche;
a Scapigliato, nel Comune di Rosignano grazie alle scelte del Presidente della Regione Eugenio Giani, siamo diventati ricettacolo di immondizia da tutta Italia
A Limoncino il Partito Democratico locale fa il gioco delle tre carte cercando di cavalcare la protesta dei cittadini presentano dei ricorsi i quali, fin dall’inizio, si sapeva che sarebbero stati rigettati per mancata competenza; e nel frattempo il medesimo partito di maggioranza in Regione che potrebbe fermare tutto, che fa? Manda il Consigliere Gazzetti a fare le passeggiate al Limoncino senza poi concludere concretamente niente.
A tal proposito, commentiamo con dolore e costernazione la notizia della scomparsa di Rosaria Scaffidi, l’anima della lotta attiva ed instancabile contro la discarica delle Colline Livornesi.
Alla famiglia di Rosaria esprimiamo le nostre più sentite condoglianze”.
Il Capogruppo Biasci ha poi evidenziato come in altre Regioni come la Lombardia “i termovalorizzatori così come sono concepiti oggi non producono inquinamento a livello atmosferico ma garantiscono una grande produzione energetica per il termico e per l’illuminazione.
Con la crisi energetica che stiamo affrontando sarebbero semplicemente un toccasana: un termovalorizzatore è un impianto che brucia i rifiuti per generare energia, producendo elettricità tramite apposite turbine a vapore e in alcuni casi anche acqua calda sanitaria.
L’incenerimento avviene ad altissime temperature superiori a 850°C, per evitare la formazione di diossina che si sprigiona a temperature più basse.
Se ciò succede i termovalorizzatori attivano degli appositi bruciatori a gas metano, i quali assicurano il mantenimento della temperatura ottimale per tenere sotto controllo i livelli di diossina; la produzione annuale di diossina di questi impianti, infatti, è meno di quella prodotta da un forno a legna per la cottura di una pizza”.
Ciacchini ha stigmatizzato come “la politica dell’impianto del trattamento del materiale organico previsto al Picchianti, da sola non sarà sufficiente a colmare il vuoto dell’assenza di un termovalorizzatore; si rischierà di avere sul nostro territorio ancor più immondizia proveniente da tutta la toscana senza un concreto guadagno, in quanto indifferenziato, plastica e carta saremo costretti a riversarlo nelle discariche o a pagare altre Regioni per lo smaltimento.
Addirittura, a Collesalvetti non si è ancora pensato a ripristinare il Centro di Raccolta dei rifiuti che doveva essere riaperto a Settembre, con il conseguente nascere di numerose discariche abusive nelle frazioni di tutto il Comune”.
Ghiozzi ha poi evidenziato che “la chiusura del termovalorizzatore al Picchianti porterà un pesante aumento della tariffa nelle tasche dei cittadini, imprenditori, operatori ed esercenti livornesi che si troveranno a pagare centinaia di euro in più nelle bollette, poiché la stragrande maggioranza dello smaltimento dei rifiuti dovrà essere affidato in esterno”.
“Auspichiamo – concludono gli esponenti della Lega – che Reti Ambiente cambi radicalmente la strategia sui rifiuti, senza spengere il termovalorizzatore a Livorno, ma puntando anzi a modernizzarlo, ad investire su impianti di riciclo della plastica e della carta ed andando di conseguenza a chiudere tutte le discariche del territorio: produrre energia nel pieno rispetto dell’ambiente, riciclare e riutilizzare, facendo di fatto risparmiare ai cittadini centinaia di migliaia euro per lo smaltimento dei rifiuti”.