Pecori: “Nuova autorizzazione allo studio in Regione, ipotesi delocalizzazione ex Rari e Lonzi tramontata?”
Monica Pecori, consigliere regionale del gruppo Misto/Tpt :
“Ra.ri e Lonzi metalli: due attività oggetto di indagine nota e non ancora conclusa.
Un destino simile: la prima già in regime di concordato, con 22 dei 25 lavoratori licenziati, in itinere la cessione di ramo d’azienda a un altro soggetto, la IREOS, che da quanto appreso stamattina potrebbe, se l’affare andasse a buon fine, rilevare l’attività e ad assumere altro personale oltre a quello licenziato, in quanto intenzionata ad apportare miglioramenti agli impianti, ben oltre le prescrizioni previste nella precedente richiesta di rinnovo autorizzativo, interrotto, appunto, dal sequestro.
Lonzi metalli, anch’essa intenzionata a concordato e cessione di ramo di azienda, richiesta accolta sembra da una neo società, la LIVECO.
Una nuova autorizzazione allo studio in Regione, che ovviamente si pronuncerà sulla compatibilità ambientale del progetto presentato, visto che l’ipotesi delocalizzazione sembra ormai tramontata.
Quello che voglio capire è PERCHÉ È TRAMONTATA: sono state individuate nel tempo due aree diverse, entrambe lontane dal centro abitato, che darebbero finalmente respiro ai residenti della zona attualmente occupata, residenti che è bene precisare, abitano accanto all’attività di trattamento rifiuti da ben prima che Lonzi metalli prendesse corpo. Questo aspetto mi sembra che non sia preso in considerazione, né dalla Regione, né dal Comune.
Perché non si parla più di delocalizzazione e soprattutto, quali atti dimostrano la non fattibilità di questa ipotesi? Queste sono le risposte che cerco”.