Pedaggio Fi-Pi-Li, Confartigianato Trasporti Toscana: “Assolutamente contrari”
Confartigianato Trasporti Toscana. FI -PI- Li. Tegas: “No al pedaggio per i mezzi pesanti è una misura ingiusta che colpisce in particolare le piccole imprese. È urgente un confronto con la Regione e i rappresentanti delle istituzioni e delle forze politiche”
Confartigianato Trasporti Toscana è assolutamente contraria all’ ipotesi di introdurre un pedaggio per i mezzi pesanti che percorrono la Firenze- Pisa- Livorno.
Secondo alcune dichiarazioni, notizie e ipotesi il rinnovamento della strada sarebbe finanziato introducendo un pedaggio selettivo per i mezzi pesanti sopra le 3,5 tonnellate che sarebbero controllati con sistemi satellitari, senza ricorrere ai caselli.
Per Presidente di Confartigianato Imprese Trasporti Toscana Roberto Tegas;
“Un conto è parlare ad esempio di un pedaggio per tutti per finanziare l’ammodernamento o la terza corsia della Fi-Pi-Li, ma se a pagare fossero solo le imprese i cui mezzi percorrono la strada per lavorare si tratterebbe di una misura ingiusta e discriminatoria”.
Per Tegas: “I transiti dei mezzi pesanti ad oggi sono solo il 15-20% del totale dei transiti sulla tratta FI-PI-LI.
Se a pagare i pedaggi fossero solo i mezzi pesanti con le entrate si potrebbero forse coprire i costi di manutenzione ordinaria della strada ma:
ingenti sarebbero i danni economici inflitti alle tantissime imprese che tutti i giorni hanno necessità di consegnare e ricevere merci attraverso un’infrastruttura che per loro è essenziale.
I mezzi delle imprese percorrono la Fi-Pi-Li non per evitare i pedaggi della A11- sottolinea il Presidente- ma per necessità di lavoro.
È una dorsale che collega importanti città e centri produttivi e commerciali”.
Nella sola Città Metropolitana di Firenze, le imprese del trasporto merci che sarebbero gravate dai pedaggi sono quasi 1200.
Il 63% di esse sono piccole aziende artigiane in molti casi già in difficoltà per gli aumenti dei costi, in particolare dei carburanti e ricambi, che non possono coprire aumentando i prezzi a causa della forte concorrenza del settore.
Roberto Tegas sottolinea come “Ad oggi la nostra categoria non è stata ascoltata sull’ipotesi dei pedaggi per i mezzi pesanti e neppure sulla gestione ed il rinnovamento di un’infrastruttura così importante per la nostra attività.
Abbiamo forti dubbi sulla fattibilità del pedaggio selettivo come quello ipotizzato.
Chiediamo quindi urgentemente un confronto con la Regione, e tutte le rappresentanze istituzionali e politiche -conclude Tegas- prima di mettere in moto azioni di protesta che sicuramente potrebbero portare gravi disagi alla cittadinanza e alle imprese”.