Pediatria, in reparto la visita dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dei volontari di “Il sipario di Matteo”
Livorno 19 dicembre 2024 Pediatria, in reparto la visita dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dei volontari di “Il sipario di Matteo”
Una doppia graditissima visita ha allietato i piccoli pazienti e il personale sanitario della Pediatria di Livorno.
È dapprima intervenuta una nutrita rappresentanza dell’Associazione Nazionale Carabinieri Livorno sezione “F. Gentile” con la ormai consueta presenza della signora Paola Coen Gialli, moglie del sottotenente Enzo Fregosi, caduto a Nassiriya, alla cui memoria è intitolata la sezione scolastica presente in ospedale. Oltre ai doni per tutti i bambini ricoverati la signora Coen Gialli ha voluto personalmente regalare al reparto una bilancia pesa neonati per festeggiare la nascita della nipotina.
A seguire è poi intervenuta l’associazione “Il Sipario di Matteo” dedicata a Matteo Macchi, figlio dell’infermiera Monica Bontà e del medico di famiglia Maurizio Marchi, scomparso prematuramente all’età di 34 anni dopo aver lasciato un importante segno nel panorama culturale della città. L’associazione, nata per fare memoria del giovane e della sua attitudine a promuovere la solidarietà verso i più fragili tramite l’arte, ha voluto donare al reparto il libro “Letterine a Babbo Natale” che lo stesso Matteo aveva scritto immaginando le richieste natalizie dei piccoli come spunti di riflessione sull’animo dei bambini e sulle loro, mai banali, visioni del mondo. Gli interessati ad avere maggiori informazioni possono contattare l’associazione sulla pagina Instagram (IlSiparioDiMatteo) oppure scrivendo all’indirizzo email: ilsipariodimatteo@gmail.com.
“Le visite di oggi oltre al consueto e doveroso apprezzamento per il pensiero ricevuto – dice Roberto Danieli, primario del reparto di Pediatria accompagnato dalla coordinatrice infermieristica Elena Wust e da una parte del suo staff – ci hanno regalato anche profonde emozioni. Il sottotenente Fregosi così come Matteo sono due esempi di livornesi che, grazie a quanto testimoniato con la loro vita, hanno lasciato un ricordo indelebile dietro di loro che è giusto continuare a perpetuare. Per questo ringrazio davvero i loro cari di aver voluto condividere con noi questi momenti e confidiamo che possano continuare a farlo”.