“Pensioni da fame: dati Inps impietosi”, USB: 2 dicembre presidio davanti alle poste centrali in via Cairoli
iLivorno 29 novembre 2024 “Pensioni da fame: dati Inps impietosi”, USB: 2 dicembre presidio davanti alle poste centrali in via Cairoli
Il sindacato USB Livorno ha annunciato presidio davanti alle poste centrali di via Cairoli per Lunedì 2 dicembre alle ore 9.
Per il sindacato USB: “I dati dell’osservatorio statistico dell’Inps sono impietosi.
4.142.774 sono le prestazioni assistenziali con un assegno (pensione) sociale pari a 534,41 euro mentre 2.259.766 sono le pensioni integrate al minimo.
Questo ultimo dato in particolare chiarisce che nel nostro paese, pur andando in pensione con i requisiti anagrafici e contributivi previsti dalle norme vigenti, la pensione di oltre due milioni e duecentomila persone non raggiunge oggi il valore della pensione minima pari a 614,77, già di per sé inferiore rispetto al livello di povertà.
Tale situazione rende evidente che il lavoro povero, ovvero basse retribuzioni e precarietà, non condizionano solo il presente, ma determinano una situazione futura ancora più grave al momento della uscita dal lavoro e il dibattito sulle pensioni non può più prescindere dall’affrontare il tema dell’importo delle pensioni.
In particolare, della pensione minima che il Governo Meloni in campagna elettorale diceva di voler portare a 1.000 euro, insieme con lo smantellamento della cosiddetta “Legge Fornero”.
Una bugia colossale, di fronte ad una realtà ben diversa, visto che la prossima legge di bilancio destina 3 (TRE) euro alla rivalutazione delle pensioni minime, da 614,77 a 617,9, rispetto ad un costo della vita che dal 2021 ad oggi è cresciuto del 16,6%.
Una vera è propria offesa e presa in giro alla povertà di salari e pensioni.
Se poi si aggiunge che pensionati e dipendenti versano oltre l’80% del prelievo fiscale, (solo i pensionati versano oltre 64 miliardi l’anno), per una tassazione che mediamente si attesta al 35%, mentre i redditi da capitale sono soggetti ad aliquote che variano dal 12,5% ad un massimo del 26%, la misura è
veramente colma.
È ora di dire basta.
USB pensionati aderisce allo sciopero generale e generalizzato indetto dalla Confederazione USB per il 13 dicembre, contro un’economia di guerra che fa pagare i costi del riarmo a salari e pensioni; rivendica
una pensione base a 1.000 euro;
tassazione delle pensioni al 12% secondo la media Europea;
modifica del calcolo della pensione con cancellazione del contributivo;
no ai Fondi Pensione ed il furto del TFR;
abbattimento delle liste di attesa e assistenza sanitaria domiciliare con percorsi agevolati per gli anziani in un sistema sanitario pubblico gratuito nel rispetto del dettato costituzionale;
diritto ad un’abitazione dignitosa”.