Per Livorno Insieme: “Ecco il nostro programma per Livorno in 18 punti”
PLI – “un PROGRAMMA concreto per la città”
Solo valorizzando il merito e la qualità delle persone, con l’obiettivo di uno sviluppo sostenibile, è possibile pensare ad un futuro di rilancio per la città
LE 18 PRIORITA’ DA CUI VOGLIAMO PARTIRE
e su cui concentreremo dibattito e confronto !
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Il porto, risorsa per la città, deve tornare ad esserne motore di sviluppo ma in modo da tutelare anche l’ambiente e la salute. Faremo chiarezza sulla coerenza del piano regolatore del porto, sugli impegni assunti per i nuovi investimenti ma anche sugli impatti ambientali e la salute. Uno sviluppo coerente con la città è necessario e per questo va definitivamente chiarita l’annosa questione dei conflitti nelle aree retro portuali. Oggi assistiamo agli ultimi atti di una lunga pianificazione che vede come unica possibilità per la parte sud del porto, l’affidamento di tutte le attività ad una società di cantieristica da diporto che ha fatto del porto Mediceo il proprio porto turistico inibendo l’attività dei grandi cantieri. Oggi dopo anni di immobilismo emerge il caos del sistema delle concessioni ed il lassismo con cui è stato per anni gestita la questione della pianificazione, condizioni che ha addirittura portato alla sospensiva per anni del completo affidamento della gestione della porto 2000. Serve un tavolo permanente di confronto ed un’azione coordinata anche con la collaborazione della Regione perché il porto divenga davvero motore economico della città ma anche elemento di crescita turistica, urbana e commerciale per il water front della città.
Il Turismo diventi davvero finalmente un’eccellenza. Un piano del turismo coraggioso, concreto, che focalizzi su progetti che inneschino un cambiamento radicale nel modo di accogliere di Livorno. Investimenti in servizi ed nuova regolamentazione di accesso alle aree di eccellenza, Venezia, Fortezze e Lungomare, con soluzioni innovative già sperimentate in molte città. Per far crescere e sostenere l’imprenditorialità, per far uscire la città dall’isolamento in questo settore, riteniamo fondamentale che l’Amministrazione, in coordinamento con gli imprenditori locali, sostenga la creazione di unaadeguata offerta per turismo croceristico e per chi passa anche per poco dalla nostra città.
Per favorire la riqualificazione servono incentivi perlegare nuovi insediamenti alla città, servono servizi e viabilità adeguate ai progetti di sviluppo da recepire nel piano strutturale che deve essere operativo il prima possibile, servono maggiori certezze nei tempi della burocrazia. E’ necessario, pretendere dalla Regione, che si riaprano i tavoli di coordinamento per le bonifiche delle aree retro portuali e ci sia una collaborazione vera e sistematica con Collesalvetti per nuovi insediamenti. L’economia circolare non vuol dire impegno dei singoli cittadini a differenziare, ma recupero di risorse, sviluppo di industrie e tecnologie che qui a Livorno devono trovare sostegno e facilità di insediamento. Che Livorno ed il suo porto diventino la principale sede per la ricerca dei sistemi di disinquinamento. Che venga perseguito l’abbassamento dei costi per l’industria come l’energia, l’acqua (con il potenziamento dell’acquedotto industriale), lo smaltimento dei rifiuti, la depurazione, ma anche migliorando i collegamenti e l’accesso ai traffici portuali. Siamo inoltre convinti che si debba agire su più livelli, con progetti pilota per trattenere le professionalità sul territorio, non solo progetti di ricerca dalle improbabili ricadute occupazionali. La cantieristica deve essere riportata al centro dell’attenzione e le infrastrutture disponibili come i bacini del porto mediceo devono essere al centro dei piani di sviluppo.
Facciamo ripartire i cuori commerciali e culturali della città. Favoriamo finalmente un confronto trasparente nel commercio e le associazioni, sostegno cruciale della riqualificazione dei quartieri e motore di sviluppo dell’economia cittadina. Pensiamo agli stati generali del commercio e ad un nuovo regolamento del settore favorendo lo sviluppo di coordinamenti per aree che abbiano adeguate e formali rappresentanze come stimolo per la crescita del territorio. Si ad una task force per la ricerca di nuovi investimenti dove il Centro della città riveste un ruolo strategico. Il progetto deve prevedere azioni di messa in rete delle attività imprenditoriali sul piano della logistica, della piattaforma consegne/magazzino, della gestione di servizi comuni, come ad esempio pubblicità e comunicazione. Pensiamo alla realizzazione di uno studio di marketing territoriale finalizzato alla redazione di un piano strategico per il rilancio del centro storico, parte di un progetto di più ampio respiro, che a partire da un’indagine ed un’analisi dei fenomeni commerciali degli ultimi anni arrivi a tracciare proposte efficaci a rilanciare il ruolo direzionale del centro urbano anche attraverso consulenze e momenti formativi specifici. Se infatti il fenomeno del degrado e della depressione del centro è in gran parte legato a fattori quali la crisi economica e il moltiplicarsi dei centri commerciali nelle periferie, è proprio a partire dalle peculiarità identitarie cittadine che sarà possibile avviare un’azione di valorizzazione e sviluppo del centro urbano sia come centro commerciale “naturale” con la presenza di nicchie di qualità nell’offerta commerciale sia come cuore pulsante della città in termini di vivacità culturale, presenza di attrattive storiche e culturali contro lo spopolamento dei centri storici. Fattori determinanti devono essere da un lato la capacità sinergica tra pubblico, organizzazioni di categoria e imprenditori privati e dall’altro la vocazione all’aggregazione da parte delle forze coinvolte al fine di rendere possibile una gestione d’insieme delle funzioni di pianificazione, articolazione dell’offerta, fornitura dei servizi comuni, ecc. In questo sistema da costruire, insieme ad una rete di coordinamento, è strategico ed essenziale ripensare in modo efficace alla mobilità. Livorno non è un’area con un centro storico definito, fatta eccezione per il quartiere della Venezia. Il centro città va servito in modo adeguato da sistemi alternativi efficaci affinché lo spazio sia adeguato alle varie funzioni e l’accessibilità garantita insieme alla riqualificazione. Non solo, i mezzi pubblici devono arrivare in prossimità delle aree mercatali per dare un servizio di trasporto adeguato in grado di concorrere con i grandi centri commerciali. Recuperare ed aggiornare progetti partecipativi e trovare i finanziamenti sarà possibile solo con una direzione forte da parte dell’Amministrazione Comunale che storicamente non si è mai fatta davvero carico di rilanciare questo settore che deve tornare ad essere uno dei motori trainanti dell’economia cittadina.
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5 . IL LAVORO. UNA CITTA’ SOTTO RICATTO
11. LA MACCHINA AMMINISTRATIVA
16. LUOGHI DI RITROVO ED INCONTRO PER I GIOVANI