“Per Livorno insieme” indica le priorità per il porto (Video)
ed auspica la revoca degli atti di Provinciali sul mediceo e la piena ripartenza del comparto bacini
Livorno – Per Livorno Insieme e la sua candidata Barbara La Comba intervengono sul tema del porto, la sua gestione e di come bisognerebbe cambiare le cose per portare la ricchezza dalle banchine alla città.
“Il piano di sviluppo di Porta a Mare e del Porto Turistico del Mediceo in un contesto di caotica gestione ed elevata conflittualità in Porto, devono essere tenuti al centro del dibattito politico in questa fase così importante di cambiamento della città con alle porte le elezioni amministrative.
Convinti che chi amministrerà la città debba interessarsi primariamente anche del Porto, che ne è fonte economica principale, ecco i temi che vogliamo sollevare nel dibattito politico:
“A distanza di 2 giorni dall’interdizione dai pubblici uffici, il segretario Provinciali, protagonista in Autorità Portuale di questa pianificazione, ha firmato il passaggio di concessione a Benetti togliendola ai circoli della Darsena Medicea. La questione dei costi sociali di questa concessione assume dimensioni considerevoli: non esistono oggi certezze sul destino delle cantine remiere che si trovano in questi specchi d’acqua, mentre si sa che il 2019 sarà l’ultimo anno in cui in Darsena si potranno svolgere gare storiche come la il Palio dell’Antenna.
Partiamo da questa ennesima vicenda conflittuale che riguarda il porto e la sua pianificazione per ricordare che proprio nel Mediceo si è lasciato andare in malora un complesso straordinario di bacini, soprattutto il bacino in muratura, uno dei più grandi del Mediterraneo, mentre ancora non ci sono tempi certi per la nuova gara di assegnazione.
Vogliamo parlare della vicenda della svendita dei terreni della Paduletta e delle quote di Spil, di quali azioni sono oggi in corso vista la mancanza di certezze sulle cordate private nella compartecipazione del project financing per la Darsena Europa. Ma anche del problema della mancata collaborazione sinergica fra porto e città nella gestione del traffico turistico e della necessità di indirizzare in modo efficace il turismo croceristico verso la città.
Tutto questo sullo sfondo di un porto commissariato, dove all’aumento dei traffici non corrisponde una adeguata pianificazione regolatoria delle concessioni, con una assegnazione per la gestione del settore croceristico della società Porto 2000 ancora non operativa e le gravi criticità dei rapporti con i lavoratori del porto alla luce dello smantellamento progressivo di numerose tutele, con una sempre minor separazione dei ruoli fra personale marittimo e portuale, arrivando fino ai problemi della sicurezza, dell’inquinamento e dei piani di emergenza.
Da anni non si è mai interrotto l’impegno perché il porto, parte fondamentale del destino della città, avvii al suo interno una gestione più adeguata, moderna, sostenibile e trasparente. Oggi abbiamo un commissario, molte questioni non potranno essere affrontate in questa fase transitoria, quindi di nuovo il porto è immobile. Ma in questo immobilismo noi individuiamo delle urgenze molto precise:
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Sospendere ogni atto emesso dalla precedente Amministrazione Portuale emesso a pochi giorni dall’azione giudiziaria nei confronti dei vertici di AP, che limiti l’utilizzo della Darsena.
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Avviare un percorso di condivisione con la città, i Circoli ed il comitato del Palio per garantire soluzioni sostenibili anche economicamente per i titolari delle concessioni nel contesto delle trasformazioni dell’area del Mediceo.
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Nonostante una sorta di “vuoto legislativo locale” dell’attuale Regolamento Urbanistico per l’area dei bacini, appiattita sul piano portuale, il Comune in base alla nostra costituzione ha la responsabilità dello sviluppo sociale ed economico di tutta la popolazione.
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Chiediamo che sia riattivato l’osservatorio Regionale sul Porto in merito alle problematiche della sicurezza: a distanza di due anni gli RLS di sito ed i presidi di sicurezza in porto non sono ancora operativi a dispetto di un lungo percorso di individuazione e formazione, condizione ancora più grave visto la necessità di estendere in modo coordinato la vigilanza anche al polo industriale del porto dopo un anno dal terribile incidente che è costato due vite umane.
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Livorno, che si deve dotare di un aggiornato piano di emergenza, lo coordini con quello del porto.
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Chiediamo che si dia corso alla gara di assegnazione dei Bacini di Carenaggio del Porto, non essendoci piu’ impedimenti giudiziari ad una gara che continua a rimanere ingessata su una manifestazione di interessi ferma da anni per “non rallentare le procedure”, come disse Provinciali nel 2017…
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Vogliamo il pieno adempimento del Piano Regolatore del Porto per la riduzione delle interferenze fra le varie attività e finalmente la piena operatività di Porto 2000 dopo una gara anche qui che non ha portato a nessun esito da anni. Chiediamo una cabina di regia fra Porto e Comune per lo sviluppo del turismo in città.
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L’inquinamento che deriva dal porto non può continuare ad essere un tema su cui la città non può agire: serve un osservatorio permanente per monitorare i miglioramenti imposti nella VAS del Porto dagli enti di controllo sia per l’inquinamento dell’aria che del mare.
Livorno è nata e cresciuta con le attività del porto ed oggi non si può certo pensare che il suo ruolo sia solo quello di riceverne i fumi, in ogni senso”.
Lista Civica Per Livorno Insieme – Barbara La Comba candidato Sindaco Elezioni amministrative 2019 a Livorno