Perini (FDI): “con Salvetti rischio democratico, presentato esposto al Prefetto”
“Tempi biblici oltre i termini consentiti per legge” alle risposte chieste dai consiglieri comunali
E’ quanto emerge dalle motivazioni che hanno spinto Alessandro Perini (FdI) a presentare un esposto al Prefetto di Livorno.
Il Comunicato di Perini
“Ho presentato un esposto al Prefetto affinché intervenga per ristabilire le norme che regolano la democrazia.
Negli ultimi mesi l’amministrazione comunale ha cominciato ad ignorare, delle interpellanze e delle interrogazioni che vengono presentate dai Consiglieri Comunali. In pratica, se non piacciono, i quesiti che presentiamo non ricevono risposta.
Il Regolamento del Consiglio Comunale, che ha valore di legge, non prevede solamente l’obbligo di rispondere, ma anche di farlo entro un certo numero di giorni.
Il termine spesso non viene rispettato, ma su questo noi Consiglieri non siamo mai stati particolarmente fiscali.
Ora, però, la natura autoritaria e antidemocratica del PD sta prepotentemente venendo fuori.
Ecco quindi spostato ancora più in avanti il limite dell’abuso arbitrario.
Il 4 aprile 2023 avevo presentato un’interpellanza per avere chiarimenti sulla situazione del parco comunale di via Paoli, dato in gestione, insieme alle strutture sportive, ad un soggetto privato.
Alcuni cittadini mi hanno contattato per segnalarmi che gli orari di apertura e chiusura non vengono rispettati.
Avevo chiesto di sapere, già che c’ero, se il gestore ha un regolare contratto di concessione e se corrisponde regolarmente quanto dovuto al Comune.
Da Regolamento l’atto andava discusso entro il 24 di aprile, invece siamo riusciti a discuterlo il 26 giugno e solo su forti insistenze.
Ma, dopo aver studiato per tre mesi cosa dire, almeno la risposta del Comune sarà stata completa?
Macché. Sul rispetto degli orari il Comune dice che “va tutto bene”: si vede che la notizia se la sono inventata i cittadini.
Sulla regolarità dei pagamenti, invece, l’assessore non era preparata a rispondere perché sarebbe toccato all’assessore al Bilancio.
Dov’era l’assessore al Bilancio? Pur invitata a comparire, non era presente. “La domanda non le piaceva e così non ha risposto?”.
Un fatto simile è accaduto anche per un altro atto che avevo presentato l’11 maggio. Questa volta la risposta è arrivata all’ultimo giorno utile, ma rispondeva solamente a due quesiti su tre.
Ho chiesto più volte di rispondere in maniera completa. Ho chiesto al presidente del Consiglio Comunale Pietro Caruso di garantire il rispetto delle prerogative dei Consiglieri, ma niente.
A questo punto mi sono rivolto con un esposto alla massima autorità locale, che nei confronti dei sindaci e degli assessori ha preminenti poteri.
Il Prefetto prenda atto che per l’amministrazione siamo dei rompi scatole, gente che passa per caso in Comune.
Invece, come il Prefetto sa bene, noi Consiglieri Comunali esercitiamo un’attività di controllo sull’amministrazione e lo facciamo per volontà degli elettori, che con il loro voto ci hanno scelto per ricoprire questo ruolo.
A Livorno questa amministrazione comunale sta compromettendo i valori e i principi democratici del nostro Paese.
Non ci risulta, infatti, che in democrazia chi comanda scelga l’opposizione che gradisce. Come Fratelli d’Italia chiediamo che i diritti dei Consiglieri, che sono a guardia dell’interesse pubblico, siano riaffermati e rispettati.”
Alessandro Perini