Perini: “Sono stato veramente colpito da più persone, ma chiarirò la mia posizione da indagato”
Lite Perini-Bottai, il consigliere comunale Alessandro Perini (Lega) commenta così la sua iscrizione nel registro degli indagati per rissa:
“Ringrazio gli inquirenti e la procura di Livorno per il lavoro svolto. I fatti da me denunciati, nell’ormai lontano 2019, avevano dato vita ad un’indagine per la quale, però, non avevo più saputo nulla. In questi 3 lunghi anni, attraverso comunicazioni formali alla procura di Livorno, ho più volte chiesto che si arrivasse al processo. La prima richiesta che ho presentato risale al 18 gennaio 2021, oltre un anno dopo i fatti, termine in cui per legge le indagini si dovrebbero chiudere. Ho presentato un’altra richiesta in data 18 luglio 2022. Mai ho ricevuto risposta e, pertanto, ho rinnovato un’ultima richiesta il 29 agosto, facendo presente che era mia intenzione chiedere l’intervento della procura di Firenze.
Il 30 agosto la procura di Livorno ha ritenuto di chiedere il processo e di iscrivere anche me tra gli indagati.
Rivendico di aver insistito affinché si procedesse e questo perché credo nella giustizia e perché, conoscendo da protagonista quei fatti, sono fermamente convinto di non avere nulla da temere dall’accertamento della verità in sede processuale.
Che io sia stato veramente colpito da più persone è nei fatti, nei referti e nell’accusa della procura. Si procede infatti, cito testualmente, per “rissa nel corso della quale Perini Alessandro riportava lesioni personali”.
Ritengo importante precisare che l’unica persona che ho potuto identificare nella mia denuncia è Lenny Bottai, essendo l’unica persona da me riconosciuta. Agli altri sono quindi risaliti gli inquirenti dall’esame dei video (che io non ho mai visto).
Non mi sottraggo a considerazioni riguardanti la mia (nuova) posizione di indagato (venuta fuori 3 anni dopo i fatti).
Ritengo sia dovuto al modo di procedere in fase di indagini, quando ci sono casi in cui sono coinvolte più persone.
Tutti vanno a processo e lì ognuno potrà chiarire la propria posizione. Questo è quello che ho intenzione di fare, con piena fiducia nella Giustizia”.