Perini: “Vigilantes pagati dal Comune non servono a niente, sono uno specchietto per le allodole”
Livorno 12 ottobre 2021
Movida, Alessandro Perini (Lega): “vigilantes privati sono specchietto per allodole”
“Il Partito Democratico insiste a non capire che il problema della Venezia è il mancato rispetto delle leggi. Non servono buttafuori, come proposto dall’assessore Garufo, bensì agenti delle Forze di Polizia.
Dopo un’estate fuori controllo e senza regole, in cui anche gli affari di chi “abbevera” la movida hanno fiorito, l’assessore Garufo (PD) vuole mettere in conto ai livornesi l’ulteriore costo dei vigilanti privati da impiegare in Venezia.
I vigilanti privati possono andare bene dentro i locali, ma è impensabile delegare a delle guardie giurate il controllo di un quartiere intero. Così facendo le Istituzioni uscirebbero definitivamente di scena, rinunciando a gestire la situazione della Venezia (ma, forse, questo è proprio quello che qualcuno spera).
Ma, soprattutto, i buttafuori pagati dal Comune non serviranno a nulla perché, come dovrebbe sapere anche l’assessore, la legge non attribuisce loro alcun potere di intervento.
Viene quindi da pensare che questa idea di Garufo non sia altro che un modo per prendere in giro i residenti e per continuare a consentire il caos serale di cui i veneziani sono ormai schiavi.
Sosta selvaggia, quiete pubblica, sicurezza urbana e guida sotto effetto di sostanze, sono tutte questioni sulle quali è normalmente competente il Comune. Ciò che serve, dunque, è l’impiego massiccio della Polizia Municipale in coordinamento con le altre Forze di Polizia statali.
Livorno ha un gran bisogno di sicurezza e legalità, così come ha bisogno di lavoro. Perché non conciliare queste esigenze assumendo nuovi agenti di Polizia Municipale? È evidente che dietro al divertimento senza regole si celano importanti interessi economici e di consenso, ma è arrivato il momento che il Partito Democratico cominci ad investire sulla legalità”.