Cronaca 29 Febbraio 2020

Pesce, sequestrati 70 chili inidonei al consumo umano al molo pescherecci di Livorno

Nei guai anche due ristoranti

Guardia Costiera- Denunce per frode in commercio e prodotti inidonei al consumo umano.

Livorno 29 febbraio 2020 – Nell’ambito di una operazione complessa regionale di controllo della filiera ittica, il personale della Capitaneria di porto di Livorno negli ultimi giorni ha controllato numerosi ristoranti della zona: un ristoratore è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per frode commerciale in quanto aveva pubblicato, nel proprio menù, pietanze composte da pesce spada fresco che in realtà è risultato essere un pesce “smeriglio” congelato proveniente dall’Atlantico.

Tale comportamento rappresenta una delle frodi più subdole nei confronti del consumatore, che viene tratto in inganno per qualità e prezzo degli alimenti che gli vengono somministrati.

Il titolare di altro ristorante è stato sanzionato per aver detenuto esemplari di astici e aragoste la cui specie, in questo periodo, è sottoposta a divieto di pesca e commercializzazione, con un verbale amministrativo pari a 1500 euro ed il sequestro del prodotto.

70 kg di “pesce” sono stati invece sequestrati presso il molo pescherecci, in darsena vecchia a Livorno, vicino ai banchi destinati alla vendita diretta del pescato. Si tratta di partite provenienti dalla pesca illegale, effettuata da pescatori non professionisti che utilizzano attrezzature vietate per la pesca dilettantistica. Il prodotto illegale, rinvenuto in un pozzetto congelatore fatiscente e privo di alimentazione elettrica, era pronto per essere venduto da un soggetto non rientrante tra i commercianti autorizzati alla vendita diretta in quell’area. L’intervento degli ispettori pesca della Guardia Costiera ha scongiurato che il prodotto potesse finire sulle tavole di ignari consumatori. Il pesce, previo esame del servizio di Sicurezza alimentare e Sanità pubblica della AUSL di Livorno che lo ha giudicato non idoneo al consumo umano, è stato immediatamente sequestrato per essere poi distrutto.