Ambiente 19 Ottobre 2022

Pesci morti nel Rio Maggiore, Arpat ipotizza un apporto di acque reflue non depurate

Livorno 19 ottobre 2022

Esiti dei risultati analitici dei campioni di acqua prelevati sabato 15 e lunedì 17 ottobre sul Rio Maggiore in zona Stadio comunale

Nel tardo pomeriggio di sabato 15 ottobre, il personale del Dipartimento di Livorno ha effettuato un sopralluogo su un tratto del Rio Maggiore nella zona dello Stadio, su richiesta della Polizia Municipale di Livorno, attivata dai cittadini che segnalavano la presenza di pesci morti in prossimità del ponte, di recente costruzione, realizzato tra Via dei Pensieri e Via U.S. Livorno 1915.

Giunti sul posti i tecnici rilevano la presenza di pesci morti di piccola taglia, appartenenti alla specie  del Rutilus Rubilio, noto comunemente come Rovella (un pesce d’acqua dolce della famiglia dei Ciprinidi) accumulati nello specchio d’acqua visibile sotto il ponte di via dei Pensieri.

Il corpo idrico presentava un esiguo livello delle acque, si avvertiva un lieve odore organico, ma non vi era evidenza di materiali in sospensione, chiazze oleose o altro.

I tecnici hanno prelevato un campione di acqua dal Rio sul quale sono state effettuate misure in campo dei parametri temperatura, pH, conducibilità e ossigeno e due aliquote del campione sono state inviate al Laboratorio di Area vasta Costa , per l’analisi batteriologica (Escherichia coli ) e chimica con ricerca dei parametri COD (contenuto organico), Fosforo totale, Azoto ammoniacale.

I tecnici ARPAT sono tornati presso il ponte sul Rio Maggiore anche nella mattina di lunedi 17 ottobre effettuando un ulteriore campione delle acque.

I risultati analitici dei campioni prelevati sabato 15 e lunedì 17 ottobre, riassunti nella tabella seguente, mostrano per il campione del 15 ottobre un basso valore di ossigeno disciolto ed elevati valori di COD (contenuto organico), di azoto ammoniacale, di carica microbica, tutte condizioni non adatte alla vita dei pesci. Il campione prelevato in data 17 ottobre presenta invece valori decisamente più bassi dei contaminanti chimici e microbiologici.

 

Durante il sopralluogo del 15 ottobre Arpat ha ispezionato anche un tratto del Rio Maggiore più a valle rispetto a quello interessato dalla moria dei pesci, e all’altezza di Via Lusena, lato Stadio, ed ha rilevato uno scarico in atto da una delle tubazioni realizzate lungo l’argine del corpo idrico che portano acque piovane.

L’acqua che usciva dal tubo si presentava incolore e inodore e si è comunque provveduto a misurare i parametri temperatura, pH, conducibilità e ad effettuare un campione per la ricerca in laboratorio dei parametri COD, Azoto ammoniacale e Fosforo, i cui esiti sono riportati nella tabella sottostante.

 

Tab. 1 Risultati analitici campioni del 15 e del 17 ottobre 2022

 

L’ispezione svolta non ha potuto identificare univocamente la causa della moria dei pesci in quanto l’evento era già avvenuto da varie ore e non erano in atto scarichi anomali recapitanti nel Rio, seppure i valori rilevati dalle analisi fanno ipotizzare un apporto di acque reflue non depurate.

 

Precisiamo che a seguito dei lavori di stombamento di questo tratto del Rio Maggiore erano pervenute dalla primavera 2021 numerose segnalazioni di cittadini residenti intorno allo Stadio che lamentavano forti e persistenti maleodoranze di tipo fognario

ARPAT ha effettuato da marzo 2021 un monitoraggio periodico con campionamenti mensili delle acque del Rio presso il ponte di via dei Pensieri, per verificare l’andamento della qualità delle acque a fronte degli interventi messi in atto da Comune e ASA SpA.

In particolare si sottolinea l’entrata in funzione di una centralina di sollevamento realizzata da ASA ad agosto 2021 per intercettare e sollevare direttamente nella fognatura nera le acque inquinate provenienti dalla fognatura bianca nel punto di confluenza tra Rio Cavalleggeri e Rio Maggiore.

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