Piano Operativo comunale e la fuga del PD dalla commissione, l’intervento dell’M5S
Livorno 12 aprile 2023 – Di fronte all’illustrazione del tanto atteso Piano Operativo comunale, un atto che incide parecchio sulla vita dei cittadini, il PD è fuggito dalla commissione consiliare per protesta nei confronti delle opposizioni.
La scena, surreale e gravissima, ha visto la fuga rocambolesca non solo di tutti i consiglieri di maggioranza, ma pure dell’Assessora all’urbanistica Viviani e (addirittura) dei tecnici comunali!
L’oggetto del contendere erano le lamentele delle opposizioni che non avevano ricevuto alcun documento prima della commissione: la motivazione di non voler rilasciare gli atti necessari all’espletamento del mandato democratico dei consiglieri sarebbe stata di natura “tecnica”.
Se è vero che era stato delineato un percorso graduale di illustrazione del piano operativo in varie commissioni che escludesse la discussione di tutte le delibere complete da subito, è anche vero che questa decisione era stata presa ben 5 mesi e mezzo fa, quando il Piano operativo sembrava già comunque “pronto”.
Nel frattempo, si sarebbero potuti rendere edotti i consiglieri, mettendoli in condizione di svolgere il loro ruolo, invece di assistere alla sterile discussione che si è voluta creare.
Purtroppo non è la prima volta che gli autorevoli rappresentanti comunali del PD negano la possibilità di aprire un dibattito politico dietro un parere tecnico lapidario e sbagliato.
La Legge 241 impedisce ai privati l’accesso nei confronti dell’attività della pubblica amministrazione diretta all’emanazione di atti normativi di pianificazione affinché certe informazioni non concedano vantaggi personali a nessuno.
La trasparenza si ottiene attraverso il circuito rappresentativo democratico previsto per la loro formazione, il Consiglio comunale, appunto.
Difficile quindi capire atteggiamenti di chiusura che alimentano, tra l’altro, sospetti: saremmo grati alla Viviani e al PD se ci spiegassero quindi quale sia il loro concetto di democrazia.
In Italia, ad oggi, l’accesso dei consiglieri agli atti necessari all’espletamento del loro mandato è riconosciuto sempre.
Il gran finale è andato in scena con i consiglieri comunali Pd che volevano dimostrare l’impossibilità della commissione a procedere con i lavori per assenza di numero legale, nonostante le opposizioni fossero in numero sufficiente per proseguire, dopo la fuga del PD. Alla fine i consiglieri di maggioranza hanno solo dimostrato la propria ignoranza del regolamento comunale e la commissione infatti è potuta andare avanti senza di loro.
Pensiamo tuttavia che la città si meriti di più di un gruppo di fuggitivi di fronte alla democrazia.
Questo è quanto dichiara il Gruppo consiliare M5S