Piano Operativo, Ghiozzi ottiene il risultato: Ci vorranno 36 consigli comunali da 8 ore ciascuno per le dichiarazioni di voto”
Livorno 26 marzo 2024 – Piano Operativo, Ghiozzi ottiene il risultato: Ci vorranno 36 consigli comunali da 8 ore ciascuno per le dichiarazioni di voto”
Piano Operativo, Ghiozzi ottiene il risultato, non sarà approvato prima della prossima Amministrazione Comunale
In questi giorni, a Livorno il centro del dibattito politico ha riguardato l’approvazione del Piano Operativo realizzato della giunta Salvetti. Questo strumento urbanistico, che delineerà le trasformazioni della città nei prossimi anni, ha scatenato una vera e propria battaglia tra la Giunta Salvetti, sostenuta dal PD, e le opposizioni, culminata con la presentazione di ben 1600 emendamenti.
Il Consiglio Comunale è stato teatro di una serrata discussione, ma nonostante gli sforzi della maggioranza, il Piano Operativo non è stato ancora votato. Per esaminare gli emendamenti approvati nei tempi previsti, sarebbero necessari ben 36 Consigli Comunali da 8 ore ciascuno, a meno di un miracolo.
Uno dei protagonisti di questa vicenda è il consigliere comunale della Lega, Carlo Ghiozzi, il quale ha presentato oltre 1300 emendamenti, mettendo in difficoltà l’attuale maggioranza, che aveva fatto del Piano Operativo il proprio cavallo di battaglia per la campagna elettorale.
La lotta tra la Giunta Salvetti sostenuta dal PD e le opposizioni si è svolta in consiglio comunale con la presentazione di 1600 emendamenti.
Al termine dei due giorni fiume del consiglio comunale il piano operativo non è stato ancora votato e a meno di “un miracolo” . infatti, per discutere con i tempi previsti gli emendamenti approvati, ci vorrebbero ben 36 consigli comunali da 8 ore l’uno.
L’approvazione del piano operativo sarà molto probabilmente a carico della prossima amministrazione comunale eletta alle prossime amministrative di giugno.
Il consigliere comunale della Lega, Carlo Ghiozzi con la presentazione di oltre 1300 emendamenti ha dato un duro colpo all’attuale maggioranza che aveva fatto del Piano Operativo il suo fiore all’occhiello per la campagna elettorale.
Mentre in città erano diffusi manifesti informativi affissi riguardanti il piano operativo, sui social sono apparsi volantini fake del piano operativo non passati inosservati alla sinistra e commentati così:
L’assessore Silvia Viviani ha denunciato la diffusione di manifesti falsificati, sottolineando l’importanza della trasparenza nel processo decisionale. Ha dichiarato: “In città abbiamo affisso manifesti con i numeri veri delle azioni vere contenute nel piano operativo. La formazione dei piani urbanistici è un processo trasparente e democratico. Chiunque può consultare il piano e farsi una propria idea. Con i propri occhi si può leggere la verità resa disponibile a tutti e a tutte per le strade della città.”
Il PD Livorno pubblica sulla sua pagina social: “Il primo manifesto che sta circolando è un fake. “Il secondo è il vero documento della nostra campagna istituzionale per informare la cittadinanza delle scelte del piano operativo. Manipolare la comunicazione istituzionale è grave. Il nostro #pianooperativo è basato su scelte concrete, non su vuote promesse come descritto nel falso manifesto. Non possiamo tollerare che alcuni si prendano gioco dei cittadini diffondendo immagini manipolate e artefatte”.
Infine l’assessore Viola Ferroni commenta: “Inventarsi dati falsi, fino a modificare graficamente una campagna informativa ufficiale anche no.Eppure è quello che è successo, segno che per far notizia non è rimasto altro che le fake news. E noi non ci stiamo”
Nello scontro politico social a difesa del Piano Operativo, la maggioranza non rimane a guardare e attacca Carlo Ghiozzi con un post Facebook dopo sette ore di dibattito dell’esponente del carroccio in consiglio comunale.
Nel post si legge:
“Esprimiamo profonda preoccupazione per il consigliere della Lega, che si è ritrovato da solo tra i banchi dell’opposizione mentre cercava di fare ostruzionismo con 1600 emendamenti al #pianooperativo.
È evidente che, anche tra gli stessi membri della sua coalizione, la sua azione ostruzionistica ha incontrato scarsa solidarietà e sostegno. Il consigliere della Lega si è trovato isolato persino all’interno del suo schieramento politico.
L’ostilità del consigliere Ghiozzi ha comportato un costo significativo per la macchina comunale, impedendo un’analisi approfondita e seria delle questioni trattate nel piano operativo. Questo comportamento irresponsabile mette a rischio il buon funzionamento delle istituzioni e il benessere dei cittadini di Livorno.”
Tuttavia, al termine del Consiglio Comunale, è proprio Ghiozzi ad esultare per il risultato ottenuto sul Piano Operativo, dichiarando; “Anche oggi finito a tarda ora dopo la maratona di tutto il giorno.
Risultato: XL…come il tempo che servirà per le dichiarazioni di voto sui quasi 1000 emendamenti ritenuti validi…… sarebbero quasi 36 consigli comunali da 8 ore l’uno……”
Il confronto politico su questo tema cruciale per il futuro di Livorno sembra essere solo all’inizio e rinviato sulle spalle della prossima amministrazione comunale eletta dai cittadini alle prossime elezioni di Giugno