Provincia 14 Febbraio 2025

Piombino, Camping CIG: “Serve un progetto comune per il futuro del territorio”

Piombino, Camping CIG: “Serve un progetto comune per il futuro del territorio”Piombino (Livorno) 14 febbraio 2025 Piombino, Camping CIG: “Serve un progetto comune per il futuro del territorio”

Abbiamo assistito all’interessante assemblea del Comitato salute pubblica (Csp) del 7 Febbraio e apprezziamo la solidarietà espressa a cassintegrati e disoccupati, così come gli obbiettivi di cacciare il rigassificatore; riportare sotto il controllo pubblico la discarica di Ischia di Crociano; difendere i terreni agricoli dall’invasione di impianti cosiddetti green: i pannelli fotovoltaici vanno installati sui capannoni, non nei campi. Condividiamo con il Csp l’obbiettivo di una fabbrica di acciaio pulito, lontana dalla città, ecosostenibile e quindi compatibile con la diversificazione produttiva e occupazionale: porto, agricoltura e turismo di qualità sociale e ambientale. Bene avere sottolineato che Piombino e Val di Cornia devono sviluppare un progetto organico comune, sottratto agli egoistici piani di affaristi dell’energia pseudogreen, o magari nucleare, e gruppi di industriali che vogliono trasformarci in un polo dei rifiuti.

Su tale idea nel 2020 il Camping CIG propose l’istituzione di una commissione consiliare, meglio se sovracomunale: oggi come allora si tratta di provare ad attivare un percorso che delinei un progetto di sviluppo basato su tutte le potenzialità del nostro territorio, con l’aiuto di ricercatori e università. Progetto le cui linee guida hanno bisogno di essere elaborate da cittadini e lavoratori con il coinvolgimento di forze politiche, sindacali, culturali, imprenditoriali, in un percorso di democrazia partecipata comprensoriale, per arrivare appunto a un progetto d’insieme su cui costruire una vertenza unica con il Governo e la Regionesenza le risorse pubbliche, nulla sarà possibile. Si tratta di unire le lotte per il lavoro e l’acciaio pulito di qualità, con quelle del comprensorio per la salute, l’ambiente, la diversificazione economica: per questi obbiettivi, sempre nel 2020 facemmo uno sciopero della fame con tre giorni di presidio davanti al Rivellino.

Allora e negli anni successivi non ci ascoltò nessuno, nemmeno i Comitati. Oggi riproponiamo quella strada. I Governi che si sono succeduti e la Regione hanno abbandonato Piombino ai… miracoli delle multinazionali di turno; ci hanno regalato il rigassificatore, che va mandato via. L’Amministrazione Comunale, insieme alla Regione ed al Governo, sulle sorti della fabbrica ha firmato il devastante memorandum di Marzo 2024,  il quale ha condotto alla riduzione del numero degli occupati nelle acciaierie a soli 500 lavoratori: così, oggi 810 lavoratori sono cassaintegrati senza nessuna garanzia di rientro al lavoro! La crisi occupazionale comporta che siamo sempre meno e più vecchi: ottimo pretesto per tagliare i servizi come l’ospedale. Non resta dunque che la lotta per un futuro di lavoro degno, rispettoso della salute, della diversificazione economica, delle popolazioni e della natura.

 

Coordinamento Art.1-Camping CIG

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