Bertocci Montaggi, un appello per fermare 15 licenziamenti
Bertocci di Piombino: Regione e Comune chiedono di fermare le procedure di licenziamento
Piombino – Fermare le procedure per il licenziamento di 15 lavoratori e aprire un confronto con le organizzazioni sindacali per l’attivazione della cassa integrazione straordinaria o il rinnovo di quella per le aree di crisi, che scadrà il prossimo 17 novembre.
E’ questa la richiesta che la Regione Toscana e il Comune di Piombino hanno rivolto ai rappresentanti della Bertocci Montaggi al termine dei due incontri che si sono svolti oggi a Firenze, a Palazzo Strozzi Sacrati, convocati dal consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini, ed ai quali ha preso parte anche il sindaco Massimo Giuliani.
Al primo dei due tavoli hanno preso parte i sindacalisti di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, che hanno rappresentato la preoccupazione dei lavoratori per la procedura avviata dall’azienda, chiedendo l’intervento diretto delle istituzioni per bloccare i licenziamenti e far ripartire il confronto.
Una richiesta che Regione e Comune hanno accolto e rivolto subito ai dirigenti della Bertocci presenti al secondo dei due incontri.
Simoncini e Giuliani hanno invitato l’azienda a valutare con grande attenzione le possibilità di sviluppo dell’attività produttiva nell’attuale fase di passaggio del polo industriale e portuale di Piombino, con il nuovo assetto societario dell’acciaieria e anche – elemento di particolare interesse per la Bertocci, che nel 2016 ha acquistato la centrale Edison piombinese – per il progetto in elaborazione di distribuzione dell’energia elettrica nell’area portuale.
Il ritiro delle procedure di licenziamento, ha sottolineato Simoncini, è condizione fondamentale per valutare questi possibili sviluppi ed anche per evitare che possa aprirsi una fase di forte conflitto con lavoratori e sindacati.
Simoncini ha anche ricordato che un atteggiamento di chiusura da parte dell’azienda potrebbe avere ricadute negative rispetto ai finanziamenti regionali a suo tempo concessi alla Bertocci per la formazione del personale ex Edison e per altri progetti di finanziamento presentati alla Regione.
I rappresentanti della Bertocci hanno da parte loro illustrato le ragioni delle scelte annunciate, assicurando tuttavia di avviare una riflessione sulla situazione e le richieste avanzate da Regione e Comune, impegnandosi a darne informazione alle istituzioni.