Piombino (Livorno) 16 febbraio 2025 Piombino, il rigassificatore “può restare”: sì da aziende e Confindustria
Rigassificatore di Piombino: Jsw e Metinvest favorevoli alla permanenza
Il futuro del rigassificatore di Piombino si arricchisce di nuovi sviluppi. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, i gruppi siderurgici Jsw e Metinvest hanno espresso il loro sostegno alla permanenza dell’impianto nel porto toscano, accodandosi alle richieste avanzate dagli operatori portuali e sostenute da Confindustria Toscana.
Il rigassificatore, rappresentato dalla nave Golar Tundra (ora Italis Lng), è stato installato nel luglio 2023 alla banchina est della Darsena Nord e, negli ultimi 18 mesi, ha ricevuto circa cinquanta metaniere provenienti principalmente da Stati Uniti, Qatar e Algeria, immettendo nella rete nazionale 4,3 miliardi di metri cubi di gas. La sua attività ha portato un incremento del traffico nel porto, generando nuovi posti di lavoro e servizi correlati.
Nonostante l’accordo tra Regione Toscana e Governo preveda lo spostamento del rigassificatore nel luglio 2026, l’ipotesi di una sua permanenza prende sempre più forza. L’iniziale richiesta degli operatori portuali ha trovato l’appoggio di Confindustria Toscana, che considera il mantenimento dell’impianto strategico per il rilancio industriale della città. “Lasciare la nave dov’è adesso potrebbe servire ad accelerare il rilancio industriale di Piombino”, ha dichiarato Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana.
Anche le due principali realtà siderurgiche della zona vedono con favore questa soluzione. Jsw, che controlla l’ex acciaieria Lucchini, e Metinvest, interessata a realizzare un nuovo impianto nell’area ex-Jsw, hanno espresso parere positivo. Il vicepresidente esecutivo di Jsw, Marco Carrai, ha sottolineato che “in un mondo contrassegnato da tensioni sull’approvvigionamento energetico, mantenere il rigassificatore a Piombino sarebbe un boost fondamentale per lo sviluppo del polo siderurgico”.
Dal canto suo, Metinvest ritiene che l’impianto non rappresenti un ostacolo alle attività portuali previste, ma pone l’attenzione sulle misure compensative necessarie per il territorio. “Siamo certi che verranno implementate le misure compensative a vantaggio della comunità e delle aziende”, hanno dichiarato fonti vicine alla società.
Uno dei nodi ancora da sciogliere riguarda proprio queste misure compensative e le opere infrastrutturali richieste dalle imprese. Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha sempre sostenuto l’installazione del rigassificatore e ha ribadito che “nel momento in cui la siderurgia ripartirà, è giusto che il porto sia destinato a quell’attività”. Tuttavia, la ripartenza del settore sembra allontanarsi, con gli accordi di programma tra Jsw, Metinvest e Governo rinviati da dicembre 2024 a marzo 2025.
L’ipotesi che rigassificatore e acciaierie possano coesistere apre nuovi scenari, anche in vista delle elezioni regionali, rendendo il dibattito sempre più acceso.