Piombino: il ruolo e l’attività svolta da ARPAT nel controllo delle emissioni del rigassificatore galleggiante
Livorno 8 agosto 2024 – Piombino: il ruolo e l’attività svolta da ARPAT nel controllo delle emissioni del rigassificatore galleggiante
Arpat in riferimento agli articoli pubblicati sulla stampa, in questi giorni, fornisce alcuni chiarimenti relativi al ruolo di ISPRA e di ARPAT, l’attività di controllo, diversa dagli autocontrolli a carico di SNAM e specificare quanto richiesto e realizzato da SNAM per rispettare i valori emissivi della formaldeide.
Il terminale di Snam FSRU Italia S.r.l., a Piombino, operativo dal 4 luglio 2023, è in possesso di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) nazionale rilasciata dal Ministero dell’ambiente e della sovranità energetica (MASE) rilasciata con DM 145 del 3.05.2023 . L’AIA contiene anche questi due documenti:
– il Parere Istruttorio Conclusivo (PIC) con il quadro delle prescrizioni per le varie matrici ambientali
– il Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) con l’elenco degli autocontrolli che il gestore deve effettuare per verificare il rispetto dei Valori Limite di Emissione (VLE).
L’autorità di controllo è l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), che si avvale delle Agenzie per la Protezione dell’Ambiente, nello specifico di ARPAT, per effettuare i controlli ai sensi dell’articolo 29 – decies, comma 3, del D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Il provvedimento autorizzativo prevede che ARPAT, attraverso un’attività di controllo, ed il gestore, con autocontrolli, verifichino il rispetto delle prescrizioni contenute nell’AIA, per le varie matrici ambientali, tra cui i Valori Limite di Emissione (VLE) di alcuni parametri sia per l’aria che per l’acqua.
L’attività di controllo da parte del Gruppo Ispettivo (GI), coordinato da ISPRA, è attualmente in corso e svolge sia verifiche di tipo documentale, compreso la verifica degli autocontrolli effettuati dal gestore, come previsto dall’autorizzazione ambientale sia sopralluoghi e campionamenti direttamente in campo sugli impianti.
Per quanto riguarda il quadro delle emissioni in atmosfera, nella FSRU sono presenti 4 camini principali (identificati con le sigle E1, E2, E3, E4) che convogliano all’esterno i fumi prodotti dai rispettivi motori (denominati GE1, GE2, GE3, GE4).
Tra le varie prescrizioni dell’AIA, al paragafo 8.4.1 Emissioni convogliate del PIC, viene stabilito che: nelle condizioni di normale funzionamento non potranno essere esercite contemporaneamente più di due dei quattro motori (GE1, GE2, GE3 e GE4).
Nella tabella che segue, sono indicati, per i singoli punti di emissione, i parametri da controllare, indicati dal Piano di Monitoraggio e Controllo (PMC) ovvero gli ossidi di azoto (NOx), il monossido di carbonio (CO) e le Polveri, coi relativi limiti da rispettare, mentre non viene espressamente riportato il limite per la formaldeide.
Relativamente agli autocontrolli (quindi a carico del gestore), l’autorizzazione prevede, inoltre, che
“ai camini E1, E2, E3, ed E4 i parametri inquinanti, Formaldeide e Metano, dovranno essere monitorati in discontinuo a carico del Gestore, con frequenza semestrale; ai sensi del punto 2.3, Allegato VI alla parte V del D. Lgs. 152/06 e s.m.i”.
Per quanto riguarda i limiti di riferimento, non direttamente indicati nelle tabelle riportate, nell’art. 2 comma 3 dell’AIA, viene ricordato che “Ove le disposizioni del presente decreto non riportino espressamente valori limite di emissione per talune sostanze…….resta ferma l’applicabilità delle Parti Terza e Quinta del decreto legislativo n. 152 del 2006, in caso di superamento dei valori limite di emissione puntuali in aria e in acqua indicati negli allegati al suddetto decreto”.
Nel caso specifico del parametro formaldeide, il VLE previsto è pari a 20 mg/Nm3 (milligrammi per normal-metrocubo).
Quanto sopra, chiarisce il quadro autorizzativo e i relativi adempimenti a carico del gestore e degli enti di controllo, di seguito, invece, riassumiamo lo svolgimento, ad oggi, delle attività di controllo. In particolare, sono stati realizzati 4 sopralluoghi in data 15.05.2024, 16.05.2024, 4.07.2024, 5.07.2024, preceduti da esami documentali.
ARPAT, all’interno del gruppo ispettivo, ha campionato:
- l’emissione al camino E4 (essendo il motore denominato GE4 l’unico in marcia), secondo quanto indicato nel piano di monitoraggio e controllo (PMC), e quindi per i parametri NOx, CO, Polveri; i riscontri analitici sono al momento in fase di elaborazione e saranno resi pubblici non appena disponibili;
- le acque di raffreddamento scaricate dal punto P4 nel porto per il parametro cloro libero residuo, che è risultato pari a 0,07 mg/l, inferiore al VLE pari a 0,2 mg/l.
Sono state, inoltre, visionate le aree di stoccaggio (depositi temporanei) dei rifiuti prodotti sulla FSRU prima della raccolta, per verificare la conformità degli stessi ai criteri normativi (art. 183, comma 1 lett. bb), art. 185-bis, del D. Lgs. 152/06 e s.m.i).
Nel corso delle verifiche documentali, invece, sono stati esaminati i risultati degli autocontrolli effettuati dal gestore. Da questi ultimi sono emersi superamenti del parametro formaldeide (CH2O) rispetto al VLE (valore limite di emissione) sopra citato, per tre dei motori della FSRU.
Nella tabella, che segue, sono riportati i valori riscontrati dal gestore:
Alla luce di tali valori, il GI ha richiesto al MASE di
- diffidare SNAM a provvedere quanto prima a risolvere il problema riscontrato e a misurare settimanalmente le concentrazioni di formaldeide dai camini dei motori funzionanti al momento;
- integrare le centraline di rilevazione della qualità dell’aria già presenti con misuratori di formaldeide;
- effettuare un riesame dell’AIA, ai sensi dell’art. 29 octies del D. Lgs. 152/06 e s.m.i. per aggiornare il quadro emissivo autorizzato ed il PMC, inserendo esplicitamente la formaldeide tra le sostanze da monitorare. Si precisa che il riesame non prevede necessariamente la revisione dei VLE.
In risposta a quanto richiesto, SNAM ha
- installato, nel mese di febbraio, sulla linea dei fumi prodotti nel motore 4 e “a monte” del camino E4, uno strato di catalizzatore a base di palladio, avente la funzione di accelerare l’ossidazione completa dei composti organici presenti nei fumi (al fine, quindi, di ridurre l’emissione di CO e di formaldeide);
- fermato immediatamente gli altri 3 motori; le analisi degli autocontrolli effettuati sul camino modificato hanno evidenziato il rientro della concentrazione del parametro formaldeide all’interno del VLE di 20 mg/Nm3;
- installato sugli altri 3 motori, fermi da allora, il catalizzatore nelle date 11.07.2024 (E3), 13.07 (E2), 15.07 (E1);
- trasmesso tempestivamente gli esiti delle verifiche in regime di autocontrollo ai camini in marcia (solo motore E4) del parametro formaldeide con cadenza settimanale;
- effettuato una valutazione con modelli diffusionali per stimare la ricaduta ambientale della formaldeide, durante l’esercizio del rigassificatore.
ARPAT ha già in programma una campagna straordinaria di controllo ai camini della FSRU per la determinazione della Formaldeide, al fine di verificare i risultati degli autocontrolli effettuati dal gestore.