Lega Livorno: “Vergognosa videochiamata sul destino dell’acciaieria di Piombino”
Piombino (Livorno) 8 giugno 2020 – La Lega Livorno interviene sulla videochiamata nella quale si parlava del destino dell’acciaieria di Piombino:
“Vergognosa videochiamata sul destino dell’ acciaieria di Piombino
La videoconferenza sull’ acciaieria di Piombino, svoltasi tra il Ministro Patuanelli ed il magnate Saijan Jindal, alla quale hanno inoltre preso parte il Presidente della Regione Toscana Rossi, il Sottosegretario Alessia Morani ed il Presidente di Jsw Italy, si è svolta in un clima casalingo, quasi fosse una questione privata.
Assenti, poiché non invitati:
tutti i soggetti accreditati al tavolo del Ministero
le rappresentanze sindacali,
i parlamentari e i consiglieri regionali e provinciali eletti sul territorio,
il rappresentante dell’ Ente comunale di Piombino, il Sindaco Ferrari.
Comportamento, questo, che ricalca l’ altrettanto inopportuno atteggiamento frettoloso dell’ allora Ministro Calenda nel voler chiudere a dell’ allora Governo Gentiloni la vicenda dell’ ingresso in scena di JSW nella gestione dell’ acciaieria, tirando via, durante la trattativa, su aspetti contrattualmente importanti.
Oggi c’è aria di elezioni regionali e si ripropone lo stesso schema, basato sul “fare presto”.
Si intende allestire una sceneggiatura elettorale alle spalle degli operai e dell’ Ente comunale, soggetti che, per primi, stanno subendo gli effetti della improvvisazione statale e regionale, sulla spinta della ricerca di successi di una parte politica che ha già fallito.
Era infatti il giorno 1 Maggio 2014 allorquando, l’ attuale Presidente Rossi, affermava davanti alle folle operaie che “Se a Piombino non tornerà a colare acciaio, farò un passo indietro”!
Abbiamo censurato allora l’ incoerenza di quest’ uomo, censuriamo oggi l’ altrettanto incoerente condotta del Ministro Patuanelli, stretto nella morsa dell’ efficientamento energetico antinquinamento e della macchina della propaganda di un partito che ha fatto delle aspettative di una città, appunto Piombino, lo strumento di una vergognosa fiera, utile a sorreggerne gli esiti elettorali.
La Lega non perdonerà un altro “fiasco” e, soprattutto, non permetterà che la disponibilità dello Stato sia disgiunta da una serissima presenza imprenditoriale, puntuale e coerente, altrimenti indesiderata!”