Cronaca 3 Luglio 2020

Più soldi per l’assistenza domiciliare diretta ed indiretta

Lo ha deliberato la Conferenza dei Sindaci Integrata (Comune di Livorno, Collesalvetti, Capraia e Azienda USL Toscana Nord ovest)

Più risorse alle famiglie per l’Assistenza Domiciliare Indiretta ( Assegno di cura) e l’Assistenza Domiciliare Diretta

Aumentano del 50% gli importi degli assegni di cura . Circa 4 euro il risparmio orario per la compartecipazione da parte delle famiglie al servizio domiciliare diretto

 

Livorno 2 luglio 2020 –   La Conferenza dei Sindaci Integrata della Zona Livornese, di cui fanno parte il Comune di Livorno (capofila), il Comune di Collesalvetti, il Comune di Capraia Isola  e l’ASL Toscana Nord Ovest,   nell’ultima riunione del 28 maggio scorso ha deliberato di modificare gli importi per le prestazioni di assistenza domiciliare indiretta per anziani non autosufficienti (“assegni di cura”) nonché la compartecipazione alla spesa da parte delle famiglie per il servizio di assistenza domiciliare in forma diretta (che prevedo cioè l’invio di operatori socio sanitari nelle abitazioni delle persone non autosufficienti); tutte misure per un supporto più incisivo alle famiglie che si fanno carico in prima persona dell’assistenza della persona fragile a domicilio, evitando quindi l’istituzionalizzazione ovvero il ricorso alla residenza.

“Un provvedimento incisivo che arriva in un momento difficile e all’indomani del lockdown e che riguarda servizi molto importanti, che offrono sostegno alle persone non autosufficienti e ai loro familiari e hanno una funzione strategica nell’ottica delle prevenzione dell’istituzionalizzazione di anziani e disabili. Grazie al prezioso lavoro degli uffici comunali e di quelli della ASL nell’ottimizzazione delle risorse disponibili, abbiamo sensibilmente abbattuto i costi di compartecipazione all’assistenza domiciliare diretta e integrato le somme erogate tramite l’assegno di cura alle famiglie che scelgono di mantenere all’interno del nucleo persone con ridotta autonomia  – tiene a sottolineare l’assessore al sociale Andrea Raspanti, che presiede, per delega del Sindaco la Conferenza Integrata di Zona. “Se confrontiamo infatti le cifre con quelle deliberate nel 2016 vediamo che l’assegno di cura registra un aumento del 50% per le situazioni più gravi, mentre per quanto riguarda il pagamento della compartecipazione  al costo del servizio di assistenza domiciliare diretta, le famiglie dovranno pagare sensibilmente meno, con un risparmio medio di 3,80 euro/ora che, in alcuni casi, comporta minori spese per le famiglie pari a circa 200 euro al mese” . “ Abbiamo inoltre  introdotto – aggiunge l’assessore – una fascia di totale esenzione per chi ha un ISEE fino a 7.500 euro”. “ Quelle che abbiamo introdotto da ieri – ha continuato – sono dunque modifiche significative che, a parità di servizio offerto, apportano notevoli risparmi per le famiglie e restituiscono competitività al servizio pubblico rispetto a quanto offerto dal libero mercato dei servizi”.

Le modifiche introdotte per il servizio di assistenza domiciliare sia indiretta che diretta sono state illustrate alla stampa nel corso di una conferenza a cui ha preso parte, oltre l’assessore Raspanti per il Comune di Livorno , Laura Brizzi, direttore della Distretto Livornese della ASL.  “Siamo riusciti in un momento di grossa difficoltà generalizzata – ha detto – la dott.ssa Laura Brizzi – a realizzare misure importanti di sostegno che vanno incontro alle esigenze delle fasce più fragili, come anziani e disabili. Comuni e Asl devono lavorare insieme, solo così è possibile raggiungere questi risultati. Mi preme inoltre sottolineare che la nostra Zona che riunisce i Comuni di Livorno, Collesalvetti e Capraia, grazie alla nuova attribuzione dei budget avrà la possibilità di aumentare di 14 quote gli assistiti in carico ai nostri servizi che vanno ad aggiungersi ai 356 disponibili fino ad oggi”

Impossibilitate ad essere presenti alla conferenza la sindaca di Capraia isola Maria Ida Bessi e Mascia Vannozzi assessore al sociale del Comune di Collesalvetti che hanno comunque inviato una loro dichiarazione per le agevolazioni introdotte. “Si tratta di interventi importanti e necessari a sostenere le famiglie e le situazioni disagiate – ha dichiarato Maria Ida Bessi – . In particolare, queste misure sono basilari per i piccoli comuni e per le comunità come quella di  Capraia Isola, dove è più difficile garantire l’offerta di servizi adeguati e le famiglie devono essere supportate  nell’assistenza  e  nel superamento dell’isolamento degli anziani e delle persone più fragili”.

“Dialogo e collaborazione sono al centro del lavoro che i nostri Comuni stanno portando avanti da un anno – ha comunicato Mascia Vannozzi – L’assistenza domiciliare indiretta e la possibilità di dare un sostegno concreto a chi si rivolge al Punto Insieme, sono un ulteriore obiettivo raggiunto del quale possiamo essere più che soddisfatti”.

 

 

Queste le modifiche introdotte

 

Per l’ASSEGNO DI CURA il contributo sarà così differenziato

 

a) Fino a €150,00/mese agli utenti con valore ISEE fino a € 15.000,00 per mantenimento a domicilio della persona non autosufficiente senza alcuna dimostrazione delle spese sostenute;

b) da € 225,00 a €375,00/mese agli utenti con un valore ISEE fino a €15.000,00 nel caso di spese dimostrabili afferenti a:

1) Assunzione con regolare contratto di assistente personale da comprovare mediante la presentazione del

contratto di assunzione e delle buste paga mensili relative al periodo di liquidazione del contributo;

2) Rette relative a prestazioni di carattere semiresidenziale presso strutture accreditate;

3) Acquisto voucher per prestazioni di assistenza personale con presentazione delle relative ricevute diacquisto.

 

Gli importi di cui al punto b) saranno differenziati secondo le seguenti fasce di ISEE e secondo la situazione socio sanitaria della persona non autosufficiente risultante dall’iso gravità attribuita in sede di U.V.M:

− € 375,00/mese agli utenti con ISEE di valore inferiore o uguale a € 7.500,00 e con isogravità di

livello 4 o 5;

− € 300,00/mese agli utenti con ISEE di valore compreso tra € 7.501,00 a €15.000,00 e con isogravità

di li.vello 4 o 5

− 225,00/mese agli utenti con ISEE di valore inferiore o uguale a €7.500,00con isogravità di livello 3.

 

 

ASSISTENZA DOMICILIARE DIRETTA  – Compartecipazione

 

La fruizione del servizio comporta il pagamento della compartecipazione al costo orario della prestazione calcolato al momento della attivazione sulla base dell’ISEE socio sanitario di cui all’art. 6 del DPCM 159/2013. Non si procederà ad attivare il servizio in assenza di certificazione ISEE e sottoscrizione dell’accettazione della compartecipazione da parte dell’utente o da un suo tutore/amministratore di sostegno/care giver. In caso di attivazione di urgenza, se dopo 60 giorni non sarà presentato l’ISEE e sottoscritta la compartecipazione, si procederà ad applicare la tariffa massima che sarà soggetta a conguaglio una volta presentata la certificazione ISEE. Verrà richiesta la compartecipazione da parte dell’assistito nella quota massima prevista per la prestazione o per l’insieme delle prestazioni erogate, qualora lo stesso decida di non essere soggetto a valutazione della propria situazione economica.

La compartecipazione è stabilita sulla base delle seguenti fasce di valori ISEE:

Fasce da € 0 € 7.500,00 esenzione

Da € 7.500,01 a € 10.000,00 : € 1,00

Da  € 10.000,01 a  € 15.000,00 : € 2,00

Da  € 15.000,01 a € 20.000,00:  € 4,00

Da € 20.000,01 a € 25.000,00 :€ 6,00

Da  € 25.000,01 a € 30.000,00: € 8,00

Da  € 30.000,01:  € 10,00

La compartecipazione alla spesa del servizio di Assistenza Domiciliare diretta è derogata qualora :

− la mancata erogazione del servizio rappresenti un pericolo per la salute o per la dignità personale dell’interessato

− il servizio venga attivato a seguito di pronuncia da parte dell’Autorità Giudiziaria

− il servizio sia organizzato per il supporto di alunni h nelle scuole

− il servizio sia attivato in via straordinaria ed urgente dovuta a circostanze sanitarie e sociali che rendono impossibile l’assistenza da parte dei familiari

Nel caso di mancato pagamento, la prestazione assistenziale che non rientri nella casistica citata saràinterrotta (previa messa in mora dell’interessato) e saranno intraprese le procedure necessarie per il recupero di quanto dovuto all’Amministrazione Comunale.

 

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