Politica 22 Maggio 2024

Pnrr: Livorno maglia nera, le altre città hanno avuto molto di più

valentina barale consigliere buongiorno livorno

Valentina Barale, consigliere Buongiorno Livorno

Livorno 22 maggio 2024 – PNRR: LIVORNO MAGLIA NERA, LE ALTRE CITTÀ HANNO AVUTO MOLTO DI PIÙ

Il PNRR, checchè racconti oggi sul Tirreno il sindaco Salvetti col solito ingiustificato ottimismo, si sta rivelando una grande occasione persa per Livorno.

La montagna di un miliardo e mezzo di investimenti presentata sotto il nome di Next Generation Livorno dall’Amministrazione comunale in scadenza, ha infatti partorito un topolino di appena 102 milioni, di cui solo 62,4 da progetti candidati dal Comune (cui si sommano 5,5 milioni derivanti dal Fondo opere indifferibili per coprire gli aumenti dei materiali da costruzione) e il restante ottenuto dagli altri soggetti appartenenti al gruppo (Asa, Casalp, Fondazione Goldoni, Ait).

Un flop clamoroso dell’ambizioso piano Next generation Livorno propagandato come il migliore in Toscana dalla giunta Salvetti, con tanto di chiamata a Firenze ad illustrarlo,mentre le altre città tiravano al sodo e si accaparravano i finanziamenti, lasciandoci le briciole.

Cancellati i progetti faraonici ma irrealizzabili per il PNRR come il “Lotto zero” (l’attraversamento in tunnel del Romito) e la tramvia Livorno-Pisa, per la nostra città sono rimasti poco più di 100 milioni, meglio che niente verrebbe da dire. Ma, come spesso succede quando si alza lo sguardo dal piccolo mondo che va da Stagno a Quercianella, il confronto con i fondi ottenuti dalle città vicine è impietoso e certifica le incapacità della giunta Salvetti.

Firenze ha avuto un miliardo e mezzo, Pisa 568 milioni, Lucca 299; ci superano anche Siena (309) e le altre, compresa Grosseto con 161. Ma se si guarda l’entità dei finanziamenti ottenuti rispetto al numero di abitanti, la catastrofe livornese è totale: siamo all’ultimo posto con poco più di  600 euro pro capite.

Inoltre ci saremmo aspettati interventi in termini di transizione energetica, economia circolare, mobilità sostenibile.

Invece nulla.

Nulla neanche sul turismo e la cultura.

Qualcuno farebbe bene a spiegare questo brutto fallimento che riduce di molto le possibilità di Livorno di rilanciarsi dopo il Covid, piuttosto che raccontare le solite favole.

Valentina Barale per il Primo Polo

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