Polo dell’innovazione, un passo in avanti
Sarà operativo tra circa tre anni. Completato lo studio di fattibilità
Il Comune di Livorno ha trasmesso a Regione Toscana lo Studio di Fattibilità del Nuovo Polo dell’Innovazione di Livorno e il relativo Accordo di Programma per la realizzazione degli interventi, dopo l’approvazione del documento nell’ultima seduta di Giunta.
“La rinascita occupazionale di Livorno passa da un nuovo sviluppo economico capace di renderla una delle città più dinamiche e attrattive del Mediterraneo. Per farlo bisogna puntare sull’innovazione e noi lo abbiamo fatto anche nel metodo di costruire il progetto del Nuovo Polo, frutto di un efficace percorso partecipativo che ha coinvolto imprese e cittadinanza e culminato nello Studio di Fattibilità ora all’attenzione della Regione per il disco verde finale” così Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, a commento.
“Tre anni fa il Polo tecnologico era solo un’idea con una volontà politica di investirci delle risorse pubbliche – precisa il sindaco di Livorno – oggi è un progetto completo, costituito dalla riqualificazione urbana dell’area del Forte San Pietro d’Alcantara, dove insistono gli ex Macelli, e da attività di animazione e sostegno finanziario per le imprese che sceglieranno l’innovazione come motore di sviluppo e Livorno come base”.
“Il progetto è coperto con 5 milioni di euro già stanziati e prevede quattro misure fondamentali – spiega Francesca Martini, assessore allo Sviluppo Economico – tre in carico al Comune e la quarta, trattandosi di aiuti e incentivi alle imprese, direttamente alla Regione”
“L’intervento di rigenerazione prevede il recupero di almeno 4 edifici, in due lotti. Il primo prevede una spesa di 2 milioni di euro e consentirà il restauro di due capannoni, due edifici di servizi e le relative pertinenze esterne. In uno dei capannoni saranno realizzati spazi per co-working e il fab-lab, mentre nell’altro il percorso partecipativo ha promosso l’idea di una “open house”, un luogo di rappresentazione dell’innovazione, di divulgazione scientifica e incontro arte-scienza secondo il modello del distretto culturale evoluto che si sta sviluppando anche in Italia” prosegue Martini “il secondo lotto sarà invece realizzato da privati tramite lo strumento della concessione di valorizzazione e altri incentivi pubblici”.
“A cappello di questi interventi abbiamo indicato l’investimento su un masterplan organico di riqualificazione dell’intera area che ospita la parte fisica del Polo dell’Innovazione, un progetto d’area che dovrà riuscire ad attrarre ulteriori capitali pubblici e privati per la sua realizzazione” sottolinea l’assessore allo Sviluppo Economico.
“Durante la realizzazione di questi interventi immobiliari il Polo sarà già attivo tramite l’attività di un soggetto animatore e promotore, cercato sul mercato, che avrà il compito di attrarre le imprese e assisterle nella ricerca di fondi e idee innovative, dinamiche di rete, il tutto gratuitamente. Questo all’interno di un percorso dove la Regione assicura 2 milioni di euro a sostegno di investimenti dedicati all’innovazione, nelle due formule dei Protocolli di insediamento – per investimenti superiori ai 250mila euro – e Voucher per l’innovazione (per importi inferiori). Con un’attenzione al risultato abbiamo proposto alla Regione di poter considerare riuscita l’operazione con almeno cinque progetti d’investimento da PMI e trenta investimenti da microimprese” conclude Martini.
Lo studio di fattibilità disponibile al seguente link https://goo.gl/Fjnz1F