Polo industriale di Piombino, Giani incontra il ministro Cingolani: “Verso una riconversione green”
Grazie alle risorse del recovery fund e il finanziamento di progetti non inquinanti
Piombino (Livorno), 17 marzo 2021 –
“Un incontro positivo e fruttuoso, utile per ben inquadrare le azioni nell’ambito del Recovery plan per quanto riguarda l’ambiente e in particolare la riqualificazione e lo sviluppo del polo di Piombino”.
Così il presidente della Regione Eugenio Giani uscendo dall’incontro con il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, al quale Giani ha partecipato insieme Gianni Anselmi, consigliere delegato dal presidente sulla questione.
“L’obiettivo principale dell’incontro è stato quello di focalizzare l’attenzione sul polo di Piombino affinché possa rigenerarsi grazie alle bonifiche ambientali, la realizzazione del forno elettrico,
elemento fondamentale per la competitività, e una riconversione green – ha proseguito Giani – Su questo abbiamo trovato disponibilità da parte del ministro che ha ben compreso le esigenze del territorio”.
Il presidente Giani ha quindi affrontato con Cingolani anche l’argomento trasporti che nel Recovery rientra nella missione “infrastrutture per una mobilità sostenibile”.
Sono stati trattati i progetti legati alle piste ciclabili, quelli di trasporto con energia pulita come l’idrogeno che potrebbe coinvolgere e rivoluzionare il settore ferroviario.
Si è parlato anche di progetti come il collegamento tranviario fra Peretola e il Museo Pecci, 11 chilometri di quella che è già nominata la “Peretola Pecci”, una metro-navetta con sei fermate da Peretola, passando da Osmannoro, i Gigli, con arrivo a Mezzana, dove si trova il museo Pecci,
“una soluzione – ha spiegato Giani – che renderebbe visibile il contenimento di emissione di co2 già dalla riduzione della fila di auto al casello di ingresso e uscita a Peretola e alleggerirebbe molto il traffico veicolare in tutta la piana”.
Altri progetti sul tavolo, il raddoppio ferroviario sulla linea tra Pistoia, Lucca e Viareggio , azioni articolate per l’economia circolare e lo sviluppo della geotermia.
“Tutti questioni – ha concluso il presidente Giani – che potranno rendere nel 2030 la Toscana una delle prime regioni decarbonizzate d’Italia, con infrastrutture e programmi capaci di ridurre le emissioni di Co2 da una parte e dall’altra assorbire quella presente in atmosfera”.