Porta a porta, “dopo gli esposti USB arriva un primo risultato”
“Primo piccolo risultato di USB a seguito degli esposti sul porta a porta
Circa 20 giorni fa l’Unione Sindacale di Base aveva inviato i primi esposti in merito alle violazioni del codice della strada durante i servizi di raccolta porta a porta e trasporto pubblico locale. Violazioni sistematiche che i lavoratori sono costretti a commettere a causa dell’organizzazione stessa del lavoro.
Per quanto riguarda il servizio di raccolta dei rifiuti avevamo chiarito fin da subito che la nostra intenzione non era contestare il “porta a porta” dal punto di vista generale ma semplicemente aprire una vertenza affinché il servizio fosse svolto in maniera corretta nel rispetto dei diritti degli operatori e senza costringere gli stessi a continue violazioni, anche gravi, del codice della strada. In caso di sinistro solo il lavoratore sarebbe responsabile.
Dopo i primi due esposti al Ministero del Trasporti, Comune, Prefettura e i vari Enti competenti, e dopo che due nostri delegati avevano ricevuto altrettante segnalazioni da parte dell’azienda, abbiamo ottenuto un primo piccolo risultato. Segno che la strada intrapresa è quella giusta.
Sia Via Ebat (su cui abbiamo inviato il primo esposto) sia altre vie limitrofe saranno a breve convertite a senso unico. In questo modo la larghezza della corsia di marcia tonerà ad essere all’interno dei limiti di legge (minimo 2,75 m ai sensi dell’art 140 del Codice della Strada).
Vittoria ovviamente parziale in quanto non risolve la seconda, e ben più grave, violazione a cui i lavoratori sono costretti ad incorrere e cioè quella relativa alla “fermata” durante il servizio di raccolta. Ai sensi dell’articolo 157 del citato Codice “Per fermata si intende la temporanea sospensione della marcia anche se in area ove non sia ammessa la sosta, per consentire la salita o la discesa delle persone, ovvero per altre esigenze di brevissima durata. Durante la fermata, che non deve comunque arrecare intralcio alla circolazione, il conducente deve essere presente e pronto a riprendere la marcia”
In quelle vie l’azienda ha scelto di far svolgere il servizio ad un solo operatore, lo stesso è costretto a numerose fermate, anche in mezzo alla corsia, e molto spesso deve abbandonare il mezzo incustodito per raggiungere i contenitori all’interno dei cortili arrecando intralcio e pericolo. Se un altro conducente dovesse andare a sbattere contro il mezzo Aamps solo l’operatore sarebbe responsabile.
Altra violazione grave, che stiamo già segnalando, è quella relativa alle vie in cui è presente il divieto di sosta e fermata opportunamente segnalato. In quelle vie sia gli operatori Aamps sia i conducenti CTT, effettuano fermate violando platealmente il Codice della Strada.
Anche per quanto riguarda il servizio di trasporto pubblico locale abbiamo inviato almeno 5 esposti. Alcuni interessano anche i lavoratori dell’igiene ambiante come ad esempio quello relativo a Via la Pira. Strada percorsa dalla linea 4 del servizio urbano e dai mezzi di raccolta in entrambi i sensi di marcia.
Via La Pira risulta avere due corsie di marcia di 2,05 metri. Assolutamente al di sotto dei limiti di legge. La larghezza media di un autobus è 2,50 m!
Inoltre abbiamo segnalato, e siamo in attesa di riscontri, che le pellicole pubblicitarie installate sui mezzi CTT rimuovono del tutto la caratteristica di “frangibilità” immediata dei vetri adibiti ad uscita di emergenza. In caso di incidente l’utenza non avrebbe vie di fuga”.
Unione Sindacale di Base