Cronaca 17 Maggio 2017

Porta A Mare, riflessioni di Sergio Landi tra domande aperte e risposte. Dai bacini, alle foresterie, alla politica.

Una variante alle foresterie a chi giova? Che ritorno per la città? Perchè Azimut “minaccia” di andare a Civitavecchia?

Porta A Mare, riflessioni di Sergio Landi tra domande aperte e risposte. Dai bacini, alle foresterie, alla politica. Riportiamo quanto pubblicato da Sergio Landi e di pubblico dominio sui social.

La situazione attuale di Porta a Mare secondo Sergio Landi.

“Porta a Mare:Bacini,Foresterie e furberie.”

 
“L’Ing. Poerio di Azimut Benetti (Il Tirreno 10 maggio) minaccia di andare a costruire yachts over 100 a Civitavecchia.

Per Sergio Landi: “I Gonzi ci cascano e sono disposti a vendere la madre”  pur di dare assicurazioni che quel che chiede sarà suo (anche la vittoria di una gara che dovrebbe essere “gara aperta” senza aggiudicatari precostituiti per diritto divino)…..male che vada SI ANNULLA., (!?).

Perchè l’ing. Poerio di Azimut Benetti tira la corda quando ha già deciso di mettere un piede a Civitavecchia ?

Premesso che Azimut/Benetti è una eccellenza industriale viene da pensare che sia vittima di “overdose di onnipotenza.” Gli effetti collaterali sono almeno due.

1. Il danno plurimo al bacino galleggiante sotto la sua custodia/gestione deve essere ripagato senza se e senza ma. La culpa in vigilando non libera dagli obblighi verso l’Autorità Portuale.

Certo un lungo contenzioso, anche se temerario, potrebbe tentare di lasciare le cose come stanno e magari una benevola Autorità potrebbe essere indotta a ritirare il bando di gara per i bacini come hanno proposto i consiglieri regionali pentastellati.

Corsini dovrebbe giocarsi la reputazione ( e non mi sembra il tipo) anche perchè l’ANAC ( RINA due ?) ed altri vorrebbero vederci chiaro.


2. il secondo danno è il contenzioso aperto sulle Foresterie vendute come case di lusso (un affaire da 16 milioni) Storia analoga a Follonica /Ippodromo.

Ecco che spunta (di nuovo i 5Stelle e le strane sinistre livornesi) la Variantona Urbanistica che salverebbe capra (Benetti) e cavoli (gli incauto acquirenti VIP).

Se,Nogarin permettendo ,le foresterie fossero trasformate  in case di lusso tanti tirerebbero un sospiro di sollievo.

Il Comune incasserebbe la rivalutazione degli oneri di costruzione e al tempo stesso la Variantona sarebbe una buona ragione per ritirare il Bando Bacini. Insomma per Sergio Landi, “una variante pro Azimut, un favore smaccato alla rendita immobiliare che potrebbe essere temperata da due contentini (la Bellana 1200 e la banchina 75 come specchietto per le allodole e al tempo stesso causa del ritiro del bando e delle sue “criticità tecniche”)”. Lascio ai lettori la risposta alla domanda se scambiare la rendita immobiliare per la nautica sociale sia una bella trovata oppure no. “

“L’Accordo di Programma del 2015 per risollevare le sorti dell’Area di Crisi Complessa ha fatto flop.

La reindustrializzazione è al palo, di bonifiche delle aree dismesse non si parla, e la Darsena (Piattaforma) Europa al 95% non si farà: L’Europa non la vuole e non la vogliono i genovesi.

I corridoi della Via della Seta finiscono a Genova e Venezia/Trieste. Il Presidente Rossi aveva annunciato (Gazzetta Marittima del dicembre 2014) che per la Piattaforma ci avrebbero messo in Conto Capitale 170 milioni a testa lo Stato,La Regione, la Autorità Portuale, i Privati.

Una bufala. Una bufala anche INVITALIA (Agente del Min.Economia) con incentivi milionari per qualche decina di posti di lavoro.

C’è un perché.

La politica economia ,industriale e del lavoro ce la fa la Commissione UE. Il Debito aumenta di 20 miliardi ma non produce un posto di lavoro in più né uno 0, di crescita in più.

I nostri Governanti devono inventare storie, raccontarle e noi ascoltarle. Ma come si fa a dire che l’Accordo di Programma è fallito ? Si dirà che ci sono nuovi scenari (in realtà noti e vecchi da almeno 5 anni) e che bisogna guardare avanti (con fiducioso ottimismo ) e puntare ad un….Accordo di Programma 2.0.

Cosa c’entrano i bacini ? Al posto della Darsena Europa ci  potrebbero fare un paio di cose: il nuovo Rivellino per una “nuova e moderna economia circolare” (e una variantina a Forte S.Pietro) e poi….voilà Un nuovo polo moderno di bacini per lo sviluppo della navalmeccanica di riparazione e per fare concorrenza a tutto il Mediterraneo (Francia permettendo…ma anche Piombino). Se non segui MarineInside (Why area OBO becoming unpopular) o Drewry Shipping (sovradimensionamento naviglio extralarge)  

Ma se questi fossero gli scenari e non solo le sceneggiate, avrebbero ragione quelli che vogliono azzerare la gara Bacini e lasciare le cose come stanno in attesa di un nuovo radioso e fantasioso avvenire.

Anche in questo gioco degli specchi verso il nulla i 5stelle in Regione con la interpellanza voltafaccia dell’11 Aprile avrebbero dato una mano da illusionisti di gran classe. E non sembra che il Sindaco Nogarin voglia dire la sua.”