Cronaca 19 Marzo 2025

Porto, la presidenza Guerrieri verso il capolinea

Livorno, 19 marzo 2024 – Si fanno sempre più rare le probabilità che Luciano Guerrieri venga riconfermato presidente dell’Autorità di Sistema Portuale MTS con sede a Livorno.

A sostenere col viceministro Rixi (plenipotenziario del ministro Salvini per la portualità) il rinnovo dell’ex politico piombinese al vertice della AdSP c’è ormai solo il presidente della Regione Giani, il quale pare stia già pensando ad altri nomi.

Luciano Guerrieri ha perso in questi ultimi tempi il sostegno dei sindacati, degli operatori e sembra parte di quello del PD.

I sindacati con due uscite ufficiali hanno preso posizione a favore del segretario generale Matteo Paroli, appellandosi alla sua professionalità e a una continuità di guida tramite una presidenza Paroli (che implica una discontinuità con Guerrieri).

A sottoscrivere la posizione è stata proprio la Filt Cgil, parlando anche a nome di Fit Cisl e Uiltrasporti. Posizioni unitarie della Triplice sono rare, e quindi molto significative.

La gestione della Autorità di Sistema era stata poi apertamente criticata anche da Federagenti. Enrico Bonistalli, in qualità di vicepresidente,  ha detto chiaramente su ShippingItaly che “manca ormai la fiducia degli operatori verso l’Autorità portuale, perché hanno assistito a promesse che non sono state mantenute“.

Anche il fronte della politica risulta essere piuttosto freddo, persino nella sua Piombino. Parte del PD locale non solo non si è schierato per il suo rinnovo, ma sembra sia ben poco soddisfatto del lavoro svolto per rilanciare il settore del porto e della siderurgia. Intere aree del porto di Piombino sono infatti ancora scollegate dai servizi essenziali e l’AdSP a gestione Guerrieri non ha preso posizioni particolarmente significative su come affrontare il dopo siderurgia.

Non meglio la situazione a Livorno, dove in questi anni sono emerse conflittualità sull’utilizzo delle banchine, che ora si sono estese pure alle piccole riparazioni navali. Di quelle grandi non si sa invece quasi nulla.

Moltissime delle opere ereditate dalla presidenza Corsini sono avanzate lentamente: nuove protezioni a mare, scavalco ferroviario, ed elettrificazione sono ancora allo stato di progetto.

A sostegno di un Guerrieri Bis regge male anche la teoria della continuità per la Piattaforma Europa: a gestire gran parte delle deleghe e del lavoro operativo è infatti la dirigente Macii, che potrebbe continuare a farlo senza discontinuità operative.

Il nome che rimane più quotato per il nuovo mandato di presidenza della Autorità di Sistema Portuale è quello di Matteo Paroli, che ha come avversario principale il manager indicato dalla Lega Gianmarco Mancini.

Nell’ambiente si parla molto anche di un possibile incarico per Paroli come presidente della AdSP di Genova. L’avvocato livornese potrebbe arrivare dove altri tecnici non si sono mai neppure sognati: andare a gestire il più importante porto d’Italia.

A favorire l’incarico a Genova c’è la situazione di conflittualità nello scalo ligure, dove una serie di veti incrociati sui nomi locali hanno portato a una vacatio presidenziale che perdura da settembre 2023.


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