Porto e lavoro, Vertenza Livorno: “Ancora nessuna risposta dal 21 settembre”
Vertenza Livorno, torna ancora a parlare di porto e lavoro, lamentandosi della situazione di “immobilismo” che si è venuta a creare intorno ai bacini di carenaggio.
“Il 21 settembre abbiamo consegnato una lettera sulla gara bacini al Presidente della Autorità Portuale ed al Sindaco che è membro del Comitato di Gestione della Autorità Portuale. Cosa stanno facendo è ignoto. Eppure si tratta di un problema del Lavoro della Città e del Porto.
Chiedevamo che la nave Urania fosse tolta, che l’unica possibilità di lavoro imminente per i disoccupati livornesi potessero essere i bacini, e che il tutto fosse fatto nel minor tempo possibile.
Volevamo far capire a Corsini che qui le persone muoiono di fame, che non è più possibile aspettare e che bisogna avere la possibilità di tornare a lavorare nel minor tempo possibile.
Inizialmente era stato detto che la nave Urania che blocca il bacino galleggiante doveva essere tolta a settembre, poi ora sembra che verrà tolta a fine ottobre ma da voci, dopo aver parlato con le forze politiche, sembrerebbe che i tempi si allunghino. Il nostro timore è che si aspettino le prossime elezioni.
Visto che a Livorno non c’è neppure una azienda che sta assumendo, l’unico posto dove a Livorno si può tornare a lavorare (anche se non tutti) sono i bacini; cercate di fare il prima possibile, dateci una cronologia precisa dei tempi sulla riattivazione dei bacini, a partire dalla rimozione della nave Urania. Qui le famiglie non ce la fanno più, i tempi sono stretti. Attendiamo una risposta in tempi stretti dal Presidente dell’Adsp Stefano Corsini”.
I componenti del comitato che riunisce i disoccupati della metalmeccanica e del’automotive, ricordano la situazione di limbo in cui si trovano e una età nella quale si è troppo vecchi per lavori faticosi e troppo giovani per andare in pensione. Molti dei disoccupati aderenti a Vertenza Livorno sono stati impiegati in mansioni meccaniche per oltre 20 anni, nelle quali eccellevano, ma non è facile riqualificarsi in lavori diversi.
Infine un appello alle forze politiche: “Sappiamo che la tentazione di mettere la vostra bandierina su Vertenza è forte, ma in questa fase è inutile andare a rivangare vecchi errori: dovete essere tutti propositivi. Fate pressione perche sia liberato subito il bacino e fate anche voi in modo che siano riavviate subito le gare. La gente deve tornare a lavorare nei bacini. I segnali di crisi in città sono evidenti, basta fare un giro nei negozi”.